Anthony Fauci è l’idolo americano ai tempi del coronavirus, che si batte per la salute e la sicurezza dei suoi concittadini.
A capo della task force in America, Fauci lavora da gennaio con il suo team di scienziati alla ricerca di una cura e di un vaccino contro il Covid-19.
Sono ben quattro vaccini e cinque medicine in sviluppo nel loro laboratorio, con mezzo miliardo di dollari investiti dal governo federale. Pian piano prende forma la tabella che indica quando questi farmaci potranno essere utilizzati.
Si parla di settembre-ottobre per una terapia, ma non prima di gennaio 2021 sarà possibilie usufruire di un vaccino anti-Covid-19.
Cristina Cassetti, vice direttrice della Divisione di Microbiologia e Malattie Infettive alla Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases), spiega che ci sono diversi progetti sui vaccini. <<Il più avanzato è il frutto della collaborazione tra il nostro istituto, agenzie pubbliche e Moderna. In questo caso il prototipo del vaccino è stato realizzato nei nostri laboratori. Collaboriamo anche con Barda per far avanzare altri progetti di vaccino, inclusi quelli di Janssen, Sanofi e Merck>>.
Il lavoro di Moderna, con sede nel Massachusetts, è già entrato in sperimentazione umana.
“Tra giugno e luglio si entrerà nella fase due, con test su molte persone per studiare la sicurezza e la capacità di stimolare una risposta immunitaria al vaccino. Il momento decisivo dovrebbe cadere dopo settembre, quando si capirà se la formula è efficace oppure no”, aggiunge l’esperta.
Dall’autunno entreranno in campo industria e politica, dove sono già state semplificate le procedure di approvazione,ma è la produzione ad avere qualche problema. Secondo Fauci il composto dovrebbe essere messo in commercio in primavera, ma se tutto va bene le dosi potranno essere disponibili a gennaio del 2021. Sarà il governo a decidere come distribuirle.
