
Perché la muffa invade zaini e borse da sport
Una borsa da piscina o uno zaino da palestra dimenticati in un angolo umido, magari con l’accappatoio ancora bagnato dentro, diventano il luogo ideale per la comparsa di quel tipico fungo che lascia antiestetiche macchie e un odore penetrante. La muffa attecchisce con facilità perfino sui tessuti sintetici più moderni e,una volta comparsa, resistere alla tentazione di gettare tutto nella lavatrice è difficile, eppure il lavaggio meccanico spesso non basta e,talvolta,rischia di rovinare fodere e cuciture.
La prima difesa: il bicarbonato di sodio
Il rimedio più immediato prevede di distribuire bicarbonato di sodio all’interno della borsa fino a ricoprire uniformemente le pareti. Questa polvere,oltre a possedere naturali proprietà antibatteriche,assorbe gli odori. Dopo aver chiuso la cerniera si scuote leggermente il contenitore affinché il bicarbonato raggiunga ogni angolo, quindi si lascia agire almeno per una notte; i casi più ostinati richiedono anche diversi giorni di posa. Successivamente si risciacqua con acqua fredda corrente oppure si procede con un lavaggio delicato a mano, per poi far asciugare la borsa in un luogo ben ventilato e, se possibile, al sole, rovesciandola per facilitare la fuoriuscita dell’umidità.
L’alternativa liquida: l’aceto bianco
Quando si preferisce un trattamento in ammollo, aceto bianco e acqua calda rappresentano un’accoppiata efficace. Se si sceglie la lavatrice, è consigliabile non superare i 40 °C, infilando la borsa in una vecchia federa così da proteggerla dall’abrasione del cestello. In alternativa si può optare per un ammollo di 12-24 ore in una bacinella, dove l’aceto, grazie al pH acido, contribuisce a sciogliere le spore e neutralizzare l’odore. L’eventuale sentore di aceto svanisce durante l’asciugatura, sempre in ambiente arieggiato.
La soluzione forte: il perborato di sodio
quando le macchie scure sembrano irremovibili, l’ultima carta si chiama perborato di sodio – oggi più frequentemente sostituito dal percarbonato di sodio, una miscela ecologica di carbonato e acqua ossigenata. il sale si attiva in lavatrice raggiungendo la massima efficacia intorno ai 60 °C, temperatura a cui libera ossigeno in grado di smacchiare e igienizzare in profondità. Non si aggiungono detersivi o ammorbidenti: l’azione ossidante del perborato, da sola, combatte la muffa. Bisogna tuttavia ricordare che un ciclo tanto caldo può stressare materiali, cerniere e impermeabilizzazioni: si tratta di un’estrema ratio, perfetta quando si è già pronti a rinunciare alla borsa pur di non cedere alla muffa.
Come evitare nuove formazioni
Dopo ogni allenamento, svuotare subito la borsa, distendere l’accappatoio e lasciare circolare aria fresca all’interno del vano. Un panno asciutto passato sulle pareti elimina l’umidità residua, mentre un sacchetto di gel di silice o una piccola quantità di bicarbonato in un fazzoletto di stoffa, lasciati stabilmente sul fondo, assorbono il vapore rimasto. Così la muffa farà molta più fatica a ripresentarsi.












