Pedalando tra i colori d’autunno: itinerari in bici tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria
Pedalare tra mare e montagne in Liguria
Partire poco sopra quota 1000 metri, sull’altopiano che circonda la storica Base Nato, significa immergersi subito nel cuore di un foliage che cambia volto ad ogni curva. Il primo single track si snoda tra una faggeta luminosa e porta ai maestosi Faggi di Benevento, cinque giganti secolari custoditi dal Comune di Mallare. Restando in quota, il percorso tocca il bosco delle Tagliate e poi piega verso Vado Ligure, prima di ridiscendere dal versante che guarda il mare. In poche pedalate si attraversano quattro fasce vegetative: faggete, castagneti, lecceti e infine la macchia mediterranea. Una sosta alla Trattoria Ferrin in località Le Manie ricarica le energie con sapori di terra e mare, mentre nel pomeriggio i sentieri a ridosso delle scogliere regalano panorami fatti di rosmarino selvatico, corbezzoli e pini marittimi. La giornata termina sulla spiaggia di Finale Ligure Marina,a pochi passi da un Mediterraneo che sembra ancora più blu sotto il rosso degli alberi.
Tra i larici della Valle d’Aosta lungo la via Francigena
Il tour comincia nel villaggio di Allein,a 1200 metri di quota sul versante del Gran San Bernardo. Da qui la salita gentile raggiunge i 1800 metri, dove una balconata naturale corre parallela agli antichi canali irrigui, offrendo viste spettacolari sull’alta valle.I larici ardono di arancio mentre si lambiscono tratti dell’Alta Via n. 1 e ci si addentra in borghi secolari. A Saint-rhémy-en-Bosses l’aroma del celebre Jambon De Bosses DOP invita a fermarsi: pochi passi conducono alla Prosciutteria Sous le Pont De Bosses, luogo ideale per gustare salumi, vini e birre artigianali valdostane. Dal cortile del Castello De Bosses si rientra sulla Via Francigena, attraversando Saint-Oyen ed Etroubles. Un canale irriguo in parte interrato guida infine verso Aosta, la “Roma delle Alpi”, dopo circa 20 chilometri di pedalata panoramica tra rovine romane e cime già imbiancate.
Nelle vigne dorate del Basso Monferrato
L’autunno trasforma il Basso Monferrato in un mosaico di sfumature che dal giallo virano al rame. Da Fubine parte un anello di circa 55 chilometri con un dislivello di 500 metri, disegnato tra fondovalle ombrosi e crinali ondulati.La prima tappa è Viarigi, riconoscibile dall’alta torre medioevale, dalle ripide scalinate e dai sottoportici in mattoni. oltre Grana si raggiunge Casorzo, patria di una Malvasia profumata e custode della Chiesa di San Giorgio in stile altomedievale. Il pranzo si gusta a Olivola, minuscolo comune famoso per i muri in “cantoni” di calcare locale e per le viste infinite sulle colline. nel pomeriggio la strada sale a Frassinello Monferrato: il Castello di Frassinello, citato già nell’XI secolo, e il Castello di Lignano dominano i filari carichi d’uva. Superata la frazione Stevani, si arriva a Conzano, dove affiorano resti di insediamenti romani e tracce celto-liguri.Prima del rientro, Camagna ricorda la III Brigata Matteotti e custodisce molti degli infernòt che hanno valso al territorio il riconoscimento di patrimonio UNESCO. Il fruscio delle foglie, il profumo del mosto e i muretti di mattoni illuminati dal sole basso accompagnano l’ultima discesa verso Fubine, mentre il foliage, in continua metamorfosi, resta il vero protagonista di ogni pedalata.












