
Il dubbio serale nelle cucine italiane
Una tovaglia apparecchiata, la fame che avanza e sempre la stessa domanda: pasta o carne? Nelle case di tutta Italia il timore di ingrassare con i carboidrati o di passare la notte in bianco dopo una bistecca divide le famiglie. Con il suo tono schietto, Walter Antonucci, medico e nutrizionista amatissimo sul web, interviene per mettere ordine tra mezze verità e convinzioni radicate.
Il ruolo di dopamina e serotonina
Nel suo video più cliccato, il professionista veste i panni di due personaggi opposti: il “credulone” che demonizza le proteine e il “dottore” ancorato alla ricerca scientifica. Il primo teme che la tirosina, presente nelle fonti proteiche, scateni un eccesso di dopamina e rovini il riposo. Il secondo replica: la tirosina partecipa sì alla sintesi del neurotrasmettitore, ma non trasforma la notte in un incubo. Se l’allenamento si svolge nel pomeriggio, una quota di proteine è anzi preziosa per la rigenerazione muscolare.
Carboidrati complessi e triptofano
I carboidrati vantano la fama di “rilassanti” grazie al triptofano, precursore della serotonina. Il nutrizionista conferma che gli zuccheri complessi ne facilitano l’assorbimento,tuttavia ricorda che anche le proteine forniscono la stessa molecola. Bandire totalmente carne, pesce o legumi dal pasto serale non porta benefici e priva l’organismo di mattoni essenziali.
Cortisolo, ritmo circadiano e stress
Tra i miti più duri a morire spicca quello secondo cui un petto di pollo inneschi un picco di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”. Antonucci puntualizza che il cortisolo segue un ciclo naturale: sale al mattino, cala dopo il tramonto. Questo andamento dipende da sonno, luce e abitudini quotidiane, non dal contenuto di un piatto. I carboidrati integrali possono attenuare leggermente i livelli di stress post-workout, ma nessun alimento agisce come elisir miracoloso. Le proteine, al contrario di quanto si dica, favoriscono il senso di sazietà e sostengono la sintesi delle fibre muscolari durante la notte.
Il piatto serale equilibrato
Secondo il medico, la chiave risiede nell’armonia tra nutrienti. Un risotto integrale con verdure e un filetto di pesce, oppure legumi accompagnati da patate al forno, offrono il connubio ideale tra carboidrati complessi, proteine leggere e fibre. Così il sistema nervoso si distende, la glicemia rimane stabile e il sonno arriva puntuale.
Quando mangiare cosa
Non esiste un’ora in cui carboidrati o proteine diventino “pericolosi”. Dopo un allenamento intenso,il muscolo reclama aminoacidi per ripararsi e zuccheri per ricostituire il glicogeno. in una giornata sedentaria, una porzione moderata di pasta integrale con un contorno di verdure e una proteina magra resta comunque appropriata. La fisiologia privilegia l’equilibrio e l’adattamento,non gli estremi.
Varietà, regolarità, ascolto del corpo
Antonucci ricorda che il benessere notturno dipende più da esposizione alla luce, gestione dello stress e orari costanti che da un singolo ingrediente. Carboidrati e proteine, lungi dall’essere rivali, possono coesistere nello stesso pasto come una squadra affiatata pronta a supportare recupero muscolare e serenità mentale.












