
Tra le cime andine: la lunga strada di fuoco
Una delle vie di trekking più affascinanti del pianeta corre per oltre trecento chilometri nel cuore delle Ande dell’ Ecuador, incorniciata da quattordici vulcani che superano i quattro-mila-cinque-cento metri. tra la vetta innevata del Chimborazo e il cono perfetto del Cotopaxi, chi percorre la Avenida de los Volcanes attraversa scenari che cambiano continuamente: praterie d’alta quota, foreste di polylepis, lagune turchesi e villaggi sospesi nel tempo.
Un nome nato da un’esplorazione ottocentesca
Il termine “Avenida de los Volcanes” compare nel 1802, quando l’esploratore Alexander von Humboldt descrive la catena di crateri che si allunga da Carchi alla provincia di Chimborazo. Due secoli più tardi la capitale Quito continua a vivere letteralmente su questo “viale” di colossi, mentre gli appassionati di montagna seguono le orme di Edward Whymper, che nell’Ottocento raggiunge tutte le cime principali.
Villaggi indigeni e mercati dai mille colori
Lungo l’asse della Panamericana sorgono comunità indigene che conservano lingua, abiti e artigianato ancestrali. Nei mercati di Guamote, Saquisilí e Otavalo spiccano tessuti intrecciati a mano, cesti di fibre naturali, oggetti in legno cesellato, gioielli in argento e ceramiche policrome. Passeggiando fra le bancarelle, il profumo del cuy arrosto si mescola a quello delle erbe medicinali, mentre i sombreros di lana spiccano come pennellate vivaci sullo sfondo verde delle montagne.
Trekking, pedali e criniere nella natura più pura
Gli amanti dell’avventura hanno l’imbarazzo della scelta. Sentieri che lambiscono ghiaioni vulcanici permettono di salire, con guida e attrezzatura adeguata, i seimila metri del Chimborazo oppure di raggiungere il rifugio del Cotopaxi per assistere all’alba sul cratere fumante. Chi preferisce la bicicletta trova piste sterrate che serpeggiano fra pajonales dorati, mentre gli appassionati di equitazione possono galoppare attraverso haciendas storiche e paramos punteggiati da colibrì. Il birdwatching regala incontri con condor, ibis delle Ande e caracara, protagonisti del cielo equatoriale.
Come arrivare e quando partire
La Avenida de los Volcanes è facilmente raggiungibile da qualsiasi punto della Panamericana che taglia la Sierra da nord a sud. Molti viaggiatori partono da cayambe e terminano il loro percorso a Tungurahua, ma non esiste un vero “chilometro zero”; ognuno può modulare l’itinerario in base al tempo a disposizione. Le condizioni climatiche risultano migliori durante la stagione secca, da giugno ad agosto e tra dicembre e l’inizio di gennaio, quando il cielo limpido regala viste spettacolari sulle cime innevate. Autobus di linea collegano quotidianamente i villaggi, ma chi desidera soste libere preferisce noleggiare un’auto.
I colossi oltre i quattromilacinquecento metri
Sul tracciato si ergono i giganti più alti dell’Ecuador: Chimborazo con i suoi 6310 metri, Cotopaxi a 5897, Cayambe a 5790, Antisana a 5704, El Altar a 5320, Illiniza Sur a 5263, Sangay a 5230, Carihuairazo a 5020, Tungurahua a 5016, Cotacachi a 4939, Sincholagua a 4898, Guagua Pichincha a 4776, rucu Pichincha a 4627 e Imbabura a 4609.Ogni vetta possiede carattere e microclima propri, creando un mosaico geologico unico al mondo.












