
La voce segreta di Ogulnar
Nel cuore di un minuscolo villaggio affacciato sul deserto del Turkmenistan, la vita quotidiana scorre tra carestie, greggi decimate e leggi tribali. In quel contesto arcaico,la giovane Ogulnar avverte dentro di sé un bisogno incontenibile di trasformare emozioni in versi.Le sue poesie, scritte di nascosto e custodite in una vecchia scatola di latta, rappresentano un varco verso orizzonti infiniti. Consapevole di essere diversa dal resto della famiglia, la ragazza impara a “esistere senza farsi notare”, diventando aria che tutti respirano senza accorgersene.
Il deserto come specchio dell’anima
Raccontare la sua storia significa attraversare spazi immensi, dove la sabbia si confonde con l’azzurro del cielo e il silenzio amplifica ogni pensiero. Il deserto diventa per l’autrice uno strumento di esplorazione interiore: creare poesia dove non esistono stimoli apparenti costringe a pescare dal profondo. Nell’eco di quell’immensità, Ogulnar percepisce la parte più autentica di sé, una dimensione che trova forma solo attraverso le parole.
Viaggio verso la capitale e oltre
Il cammino di Ogulnar prosegue insieme al padre e al nonno fino ad Ašgabat, la scintillante capitale costruita nel marmo, per poi spingersi sulle rive del mar Caspio e raggiungere la leggendaria Porta dell’Inferno, un cratere perennemente in fiamme alimentato dal metano. L’incontro con un enigmatico viandante, in pieno nulla, segna per sempre la sua sensibilità e diventa la causa indiretta di un duro periodo di disgrazia al rientro a casa. Ancora una volta la ragazza reagisce coltivando i fiori della poesia, fiduciosa che ogni verso possa trasformare la sofferenza in nuova linfa.
Arte come nazione senza confini
Il Turkmenistan non si trova in stato di guerra,eppure la mente dell’autrice vola verso le tante ragazze che, a Gaza o in Ucraina, potrebbero cercare riparo nella bellezza interiore mentre intorno tutto crolla. Pensare che, perfino tra macerie e bombardamenti, possano fiorire un dipinto, un’armonia musicale o una poesia, rassicura il cuore. L’arte, ricorda una voce interiore, è l’unico territorio privo di confini dove non servono passaporti né visti, ma solo onestà e desiderio di donarsi. “Ungiti gli occhi di desiderio – sussurra quella voce – così che nulla sfugga al tuo sguardo e ancora meno alla tua penna.”
Il romanzo, pubblicato da Les Flaneurs edizioni, conta 230 pagine e costa 18 euro.











