
Una dispensa che profuma di bosco
Nel cuore di Vilnius la foresta si trasforma in una vera e propria cambusa gastronomica.Funghi spontanei,pigne resinose,bacche di olivello spinoso,pane di segale,ortaggi fermentati: ogni elemento naturale viene reinventato in piatti sorprendenti. Nascono zuppe a base di birra artigianale, gelati alla pigna, filetto di cervo accompagnato da un chimichurri alla menta, ceviche di halibut esaltato dal sentore agrumato di olivello. Chef come Andrius Kubilius di Nineteen18 e Tomas Rimydis di Ertlio Namas attingono dal loro personale “pantry forest” per dare nuova luce a ingredienti antichi, unendo tecnica contemporanea e memoria rurale.
Quattro stelle e una verde: il riconoscimento internazionale
L’alta cucina lituana ha conquistato la ribalta grazie alle quattro insegne che brillano nella prestigiosa Guida. Nineteen18, Džiaugsmas, Demo e Pas Mus hanno ottenuto il massimo tributo, mentre Demo si distingue con la Stella Verde per l’approccio circolare e attento all’ambiente. Piccoli produttori di campagna, filiere corte e un uso creativo degli scarti di cucina vengono incoraggiati e valorizzati, rendendo Vilnius un esempio concreto di sostenibilità applicata alla ristorazione.
Gastronomy Week 2025,sapori senza frontiere
Dal 3 al 9 novembre 2025 la capitale lituana dedica un’intera settimana al tema “Gastronomy Without Borders”.I menu speciali raccontano il territorio con materie prime stagionali e incursioni globali: gocce di soia fermentata incontrano la barbabietola locale, miso di pane nero esalta la marinatura di trota baltica, spezie latino-americane dialogano con erbe nordiche. Eventi diffusi,degustazioni itineranti e storytelling culinari attraversano palazzi storici,mercati rionali,la terrazza panoramica della torre TV.
Una città piccola, un gusto sconfinato
Con poco più di 600 000 residenti, Vilnius è raccolta ma dinamica.Si raggiunge con facilità via Francoforte,Copenaghen o Helsinki,e offre un’esperienza più intima rispetto alle celebri capitali nordiche: meno formalità,più autenticità,contatto diretto con la natura. Si cena in cortili rinascimentali, si assaggia pizza d’autore in ex magazzini industriali, si scoprono mercati dove i coltivatori raccontano in prima persona il proprio raccolto. Chi era abituato a considerare la Lituania una destinazione emergente, oggi la sceglie per capire come il futuro della cucina responsabile possa avere il profumo intenso del sottobosco.












