
Un improvviso varco tra vita e morte
Il fisico e neuroscienziato Álex Gómez marín, impegnato presso il Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna, racconta di aver varcato, seppur per pochissimi istanti, quella linea sottile che separa l’esistenza dall’ignoto. Un’inaspettata emorragia interna lo costringe al ricovero. Il corpo si indebolisce rapidamente. All’improvviso, la percezione della realtà cambia e ogni riferimento fisico sembra dissolversi.
La percezione di un luogo altro
«Sono rimasto dall’altra parte per sette secondi», precisa lo scienziato, descrivendo un ambiente simile a un pozzo illuminato da una luce dorata. Tre figure,avvolte da un chiarore tenue,gli tendono la mano. in quell’istante, il pensiero corre alle sue figlie. Decide di tornare, di riprendere a respirare in questo mondo. Racconta di una calma assoluta, di una lucidità piena, priva di rumore mentale. Nulla appare onirico o confuso. Tutto è nitido, più reale di ciò che normalmente definiamo reale.
Oltre il materialismo: mente e coscienza al centro
Prima dell’evento, Gómez Marín si riconosceva in un approccio rigorosamente materialista. Dopo, ammette di guardare all’esistenza con occhi diversi. Amore, dolore e coscienza non possono essere rinchiusi in formule o grafici, sostiene. Eppure esistono, plasmano la vita. La riflessione scientifica, a suo avviso, non dovrebbe chiudersi di fronte a ciò che sfugge agli strumenti di misurazione tradizionali.
Dialoghi con medici e ricercatori
L’esperienza viene approfondita in conferenze, podcast e interviste insieme a professionisti come il medico Manuel Sans Segarra. Si esplora l’ipotesi che la mente possa non essere soltanto un prodotto del cervello, ma qualcosa di più ampio, forse intrecciato con dimensioni non ancora comprese.
Un nuovo rapporto con la fine
Il ricordo di quei sette secondi spazza via la paura della morte. «Credo che morire sia meraviglioso», afferma. Il passaggio ultimo diventa un’esperienza da accogliere, non un incubo da temere. Ricorda a tutti che esiste anche la vita prima della morte,un tempo prezioso che nessuno può sottrarre.
Un invito alla consapevolezza
La vicenda di Álex Gómez Marín non pretende di offrire risposte definitive. Piuttosto, apre un varco di riflessione, dove scienza, filosofia e spiritualità possono incontrarsi. La coscienza, ancora avvolta in molte ombre, si rivela forse lo spazio più affascinante e misterioso da esplorare.












