
Il cuore del meccanismo
Chi sale in sella scopre presto che il cambio è l’elemento che, più di ogni altro, trasforma lo sforzo in movimento. Variare il rapporto tra pedivelle e ruota posteriore permette di affrontare senza affanno una ripida salita, di scivolare veloci sul pianoro o di lasciarsi spingere dalla gravità in discesa. Il sistema è formato dal deragliatore anteriore,dal deragliatore posteriore,dalle corone montate vicino ai pedali e dai pignoni fissati sul mozzo.Le leve collocate sul manubrio trasmettono l’impulso ai due deragliatori attraverso cavi o segnali elettrici,spostando la catena da un ingranaggio all’altro.
Sviluppo metrico, la misura del passo
Ogni combinazione di corona e pignone genera uno specifico sviluppo metrico, cioè la distanza percorsa con un singolo giro dei pedali. Un valore ridotto, ottenuto con la corona più piccola accoppiata a un pignone grande, regala agilità sulle salite più impegnative. Al contrario, scegliere la corona più grande insieme a un pignone piccolo produce uno sviluppo metrico elevato, indispensabile quando si inseguono velocità sostenute in pianura o in discesa. Tenere presente questo parametro aiuta a mantenere una cadenza regolare e a limitare l’affaticamento.
Come nasce il rapporto giusto
Modificare il rapporto mentre la strada cambia pendenza o fondo permette di non interrompere il ritmo. Prima che la pendenza aumenti, conviene spostare la catena su un ingranaggio più leggero; allo stesso modo, quando la strada spiana, è opportuno tornare gradualmente a un rapporto più lungo. Anticipare il momento del cambio evita sforzi inutili sui pedali e riduce il rischio di caduta della catena.
Le famiglie di cambi
Cambio meccanico tradizionale
Il sistema più diffuso conta su cavi d’acciaio che collegano le leve ai deragliatori. L’affidabilità è elevata e la manutenzione piuttosto semplice, anche se la precisione dipende dallo stato dei cavi e dalle regolazioni periodiche.
Cambio elettronico
I comandi digitali inviano un impulso ai piccoli motorini installati sui deragliatori.Il passaggio di marcia diventa fulmineo e sempre identico, indipendentemente dalle condizioni. Occorre però tenere d’occhio la batteria e accettare un investimento economico maggiore.
Mozzo a ingranaggi interni
In questo caso tutti i pignoni sono racchiusi dentro il mozzo della ruota posteriore.Il design protegge il sistema da sporco e umidità, richiede pochissima cura e permette di cambiare rapporto anche quando la bici è ferma, caratteristica amata nelle città o sulle isole dove il traffico costringe a frequenti stop. il rovescio della medaglia è il peso più elevato e un numero limitato di marce.H2 Buone pratiche per una cambiata senza problemi
Cambiare con dolcezza prolunga la vita di catena e ingranaggi. Durante la manovra è utile ridurre leggermente la pressione sui pedali, così da permettere alla catena di posizionarsi con precisione sui denti. È bene evitare di incrociare eccessivamente la catena, ad esempio usando contemporaneamente la corona grande e il pignone grande oppure la corona piccola e il pignone piccolo: questa inclinazione produce attriti, usura e rumorosità. Mantenere deragliatori puliti, cavi in ordine e catena lubrificata riduce i rumori metallici e assicura cambi di marcia immediati.
Dubbi ricorrenti
Come capire quando occorre una regolazione
Se la catena esita a salire di pignone, scivola verso l’ingranaggio adiacente o emette un ticchettio continuo, è tempo di intervenire su registri e tensione dei cavi. Anche un salto di marcia improvviso sotto sforzo segnala la necessità di controlli.
Perché si sente un leggero rumore mentre si cambia
Un breve fruscio è fisiologico: la catena sta passando da un dente all’altro.Se il rumore persiste, con ogni probabilità serve riallineare il deragliatore o verificare lo stato di usura di catena, pignoni e corone.
Come evitare la caduta della catena
Con deragliatori ben calibrati, lubrificazione regolare e rapporti scelti con criterio, la catena resta al suo posto. È importante non spingere sui pedali con forza eccessiva mentre la catena sta attraversando l’ingranaggio, specialmente sulle asperità del terreno.












