
Percorsi rilassanti verso sud e ovest
Appena si esce dalla Darsena, il nastro d’acqua del Naviglio Grande conduce verso Corsico, Trezzano, quindi a Gaggiano, attraversando zone agricole dove la ghiaia sostituisce spesso l’asfalto. Chi desidera proseguire può puntare su Abbiategrasso e deviare verso Morimondo, immergendosi in silenzi campestri interrotti solo dal rumore delle ruote sulle strade bianche. Poco più in là comincia il Parco Agricolo Sud Milano, un mosaico di risaie, rogge e cascine dove la mountain bike scorre senza difficoltà tecniche, perfetta anche per chi viaggia con bambini. Da Gaggiano è possibile risalire lungo il reticolo dei Parchi Ovest di Milano: il percorso tocca il Parco Alto Milanese e il Parco del Roccolo, per poi rientrare in città costeggiando di nuovo il Naviglio.
Verso est lungo la Martesana e l’Adda
All’altezza di Melchiorre Gioia, in prossimità della storica Cassina de’ Pomm, la ciclabile della Martesana parte decisa verso Cassano d’Adda. La distanza è breve, il tracciato alterna fondo liscio e terra battuta, ma nel fine settimana l’affluenza è alta. A Cassano, chi ha ancora gambe imbocca la greenway dell’Adda che conduce fino a lecco costeggiando rapide, chiuse e centrali storiche. Le sponde, protette da vegetazione fitta, regalano paesaggi inattesi a meno di un’ora dal duomo.
Brianza prima tappa per chi cerca saliscendi
Non appena l’asfalto lascia spazio alle colline brianzole, il divertimento si moltiplica. treno regionale o tangenziale est: entrambe le opzioni portano in meno di trenta minuti nell’area verde di Montevecchia.
Montevecchia e valle del Curone
Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone abbraccia oltre duemila ettari di boschi, vigneti, prati. Undici sentieri ufficiali, più una miriade di deviazioni, si rincorrono tra guadi, ponticelli, passaggi tecnici e tornanti panoramici. Alcuni tratti restano interdetti alle ruote tassellate, perciò occorre rispettare la segnaletica. Il premio è una rete infinita di single track e la possibilità di fermarsi nelle numerose cascine che punteggiano l’altura per assaggiare formaggi e vini locali.
San Genesio e dintorni
Chi vuole spingere oltre il dislivello punta al Monte San Genesio, superando Rovagnate e Santa Maria Hoè. Una volta raggiunta la vetta si apre un trail celebre tra gli appassionati lombardi, con tratti scorrevoli alternati a drop che richiedono buona tecnica.Chi preferisce una pedalata più breve può ruotare il manubrio verso Lomagna e rientrare in stazione a Carnate.
Lambro e brughiera briantea
La ciclabile del Lambro segue l’ansa del fiume da Biassono fino ai laghi di Pusiano e Oggiono. Il percorso, per lo più sterrato, regala scorci d’acqua limpida dove nei mesi estivi è concesso un tuffo rinfrescante. Più a ovest, il Parco della Brughiera Briantea si raggiunge scendendo a camnago-Lentate: un labirinto di sentieri ombreggiati, ideale per un’escursione rilassata lontano dal traffico.
Dove iniziano le vere montagne: Lago di Como
Quando le colline finiscono, le Alpi prealpine si presentano in tutta la loro imponenza intorno al lago di Como. Sul ramo comasco i biker trovano i percorsi ruvidi del Monte di Tremezzo, le mulattiere della Val di muggio e i crinali del Monte boletto, raggiungibile con la funicolare di Brunate. ancora più a nord, il massiccio del monte Generoso offre passaggi spettacolari su creste che guardano contemporaneamente Svizzera e Pianura Padana.
Chi cerca discese vere può salire con la cabinovia ai Piani di Bobbio o ad Artavaggio: in estate le piste da sci si trasformano in bike park con tracciati blu, rossi e neri, oltre a itinerari all mountain che attraversano alpeggi e boschi di larice.
Lungo tutto il ramo lecchese, invece, i tour partono spesso dal lungolago di Lecco e si arrampicano fra Resegone, Monte Barro e le dorsali che sporgono sullo specchio d’acqua, regalando pendenze degne delle vere montagne ma con il plus di tornare in città in poco più di un’ora.











