
Parole del commissario tecnico
«Da neo ct dell’Uzbekistan non posso celare il mio disappunto per la falsa notizia, subito rimbalzata in rete, secondo la quale sarei stato ingaggiato dalla Federazione di Tashkent per guidare la Nazionale che nel giugno 2026 vivrà il primo Mondiale della propria storia con un compenso di 4 milioni di euro netti all’anno, cifra che mi collocherebbe tra i dieci allenatori più pagati al mondo». A parlare è Fabio Cannavaro, ex difensore campione con l’Italia nel 2006 e Pallone d’Oro nello stesso anno, che oggi debutta sulla panchina centro-asiatica in un’amichevole con il Kuwait, smentendo con decisione l’indiscrezione diffusa online.
L’entourage chiarisce la cifra
Lo staff che lo affianca precisa che la somma reale è ben al di sotto della metà di quanto circolato sul web. «Mi sarei aspettato un controllo più accurato delle fonti; nell’informazione sportiva le fake news creano un cortocircuito ormai incontrollabile. stavolta è toccato a me e ho potuto misurare quanto ciò sia pericoloso e dannoso, sia per chi legge sia per chi viene coinvolto senza poter intervenire, vista la velocità del web», prosegue l’ex Pallone d’Oro.
Un progetto a lungo termine oltre il denaro
«La verità è una sola. Ho accettato con entusiasmo la proposta di allenare l’Uzbekistan con la prospettiva del Mondiale e della valorizzazione dei giovani talenti di un movimento in crescita. Il contratto dura fino al 2027, con opzione per altri due anni, segno che il progetto non è a breve termine e prescinde dal mero aspetto economico», conclude il tecnico partenopeo.












