
Un’esibizione corale tra moda e musica
Il fashion show della Primavera/Estate 2026 prende forma all’interno di Le Centquatre-Paris, ex polo funerario trasformato in centro multiculturale. A far vibrare l’atmosfera è un’orchestra di circa sessanta giovanissimi musicisti, di età compresa tra 7 e 15 anni, provenienti da Romilly-sur-Seine e riuniti dall’associazione Orchestre à l’École.
Sartorialità rinnovata fin dal primo passo in passerella
il défilé si apre con un completo formale corredato da gilet da smoking. La giacca evidenzia spalle arrotondate e un giromanica che segue l’incavo naturale, mentre la cravatta dialoga con la candida blusa indossata dallo staff. I pantaloni, con cavallo marcatamente sceso, allungano la figura e introducono la nuova silhouette voluta da Glenn Martens.
Denim, pelle e lana: un guardaroba senza gerarchie
Accanto a pelle e lana, il denim ritorna protagonista per celebrare un tessuto che ha segnato la storia della Maison Margiela. L’inconfondibile taglio da smoking si inserisce ora in giacche di pelle e trench, generando revers drappeggiati in grado di ripiegarsi e scomparire all’interno.
Trench oversize e sottovesti in chiave outerwear
Trench ampi e sottovesti fluide, ispirate a schizzi d’archivio, vengono indossati come capispalla sopra le giacche tailoring. Camicie e pantaloni realizzati in fodera ricoprono completamente gli abiti sartoriali, sovvertendo ogni regola sul layering. Abiti sottoveste extralarge, fissati in maniera grezza con nastro adesivo, compaiono più volte lungo la passerella.
Dettagli d’epoca e sperimentazione tessile
un motivo floreale “scrostato”, che richiama decorazioni del XVI secolo, nasce dalla stampa a rilievo su capi in maglieria, aggiungendo un tocco artigianale a pullover e cardigan.
Il “byte” labiale divide il pubblico
Fa discutere il piccolo piercing che mantiene semi-chiuse le labbra di modelle e modelli, creando una smorfia che distorce i lineamenti: un dettaglio che, volutamente, punta a suscitare reazioni contrastanti.












