
Un solo giorno che cambia tutto
La storia di Steve si apre all’alba di un’ordinaria mattina nell’Inghilterra degli anni Novanta,ma basta l’annuncio della vendita dell’edificio scolastico per trasformare quelle ore in un bivio definitivo. Il preside, interpretato da Cillian Murphy, scopre che la sua scuola, rifugio per adolescenti considerati “irrecuperabili”, potrebbe chiudere i battenti. All’improvviso, la routine si incrina e i corridoi si caricano di un’urgenza quasi palpabile.
L’Inghilterra degli anni Novanta sullo sfondo
In quel periodo storico, la riduzione dei fondi pubblici colpiva proprio le strutture dedicate a ragazzi in difficoltà. Il film, tratto dal romanzo Shy di Max Porter, fa emergere il divario sociale dell’epoca, mostrando come l’assenza di sostegno istituzionale lasciasse molti giovani senza prospettive. Ogni inquadratura racconta un Paese in bilico tra modernizzazione e abbandono, mentre fuori dalle mura scolastiche cresce la sensazione di precarietà.
Cillian Murphy tra autorità e tormento
L’attore irlandese, già volto di Oppenheimer e di Thomas Shelby in Peaky blinders, indossa i panni di un uomo che incarna la disciplina ma vive un’intensa fragilità interiore. Murphy mostra un preside che tenta di mantenere la rotta, però il passato riemerge con prepotenza e lo avvicina alle inquietudini dei ragazzi che guida. Il confine tra controllo e caos si fa sottile, e la sua mente inizia a confondere percezione e realtà.
Sotto l’occhio indiscreto della troupe
Durante quella stessa giornata, una troupe documentaristica varca il portone della scuola per raccogliere testimonianze. Le telecamere registrano gesti, risate e tensioni, ma non sempre colgono l’essenza di ciò che accade. Il regista belga Tim Mielants utilizza questo stratagemma per insinuare il dubbio: ciò che lo spettatore osserva rispecchia davvero la verità o è solo la superficie? L’atmosfera si impregna di thriller psicologico,e ogni dettaglio acquista un significato doppio.
Perché immergersi in questa storia stasera
Il film,disponibile su Netflix dal 3 ottobre 2025,non offre soltanto un dramma scolastico. Propone un’indagine sulle responsabilità collettive e sui fantasmi personali che tormentano chi sceglie di educare. La vicenda si svolge nell’arco di ventiquattro ore, senza tregua, così da far percepire allo spettatore la pressione del tempo che scorre inesorabile. Chi decide di premere “play” si troverà a condividere l’angoscia, la tenacia e la vulnerabilità di un uomo disposto a tutto pur di proteggere la propria missione.












