
La sfilata a Parigi
La nuova proposta Gabriele Colangelo Primavera/Estate 2026 approda alla fashion week di Parigi e gioca su una narrazione fatta di opposti. L’ispirazione esprime una femminilità cosciente e insieme delicata, attraversata da una sensualità lieve che risuona in una palette quasi neutra, inframmezzata da un nero profondo.
Tessuti che catturano la luce
Le superfici raccontano storie diverse: sottilissime trine vengono illuminate da baguette di vetro capaci di rifrangere ogni bagliore. Organze traslucide avvolgono la silhouette come un velo impalpabile, mentre nappe setose regalano volumi generosi. A sorprendere sono anche le livree dall’effetto rettile, percorse da verticali sfumature cangianti.
Il jacquard diventa scultura
Un jacquard inedito assume le sembianze di una stuoia, intrecciata con fili di raffia bicolore. Il disegno geometrico improvvisamente si interrompe, trasformandosi in lunghissime frange che ondeggiano a ogni passo, creando movimento e teatralità.
Linee essenziali e costruzioni decise
La linearità delle forme alterna strutture flessuose ad altre dal piglio architettonico. Le camicie simulano cappe drappeggiate, lasciando libere le maniche, mentre le giacche mostrano spalle nette e scolpite. Tubolari di pelle, doppiati da catene dorate, emergono sotto i colli dei capospalla come collane inattese. una cintura sottolinea la vita, e sottili spalline sostengono l’abito con leggerezza.
Calzature fra punta affusolata e colore pieno
Stivali e ankle boots adottano una punta allungata che riecheggia nei sandali infradito in pitone, proposti in un verde acceso e brillante, tocco cromatico che vivacizza l’intera passerella di Parigi.












