
Un uomo ordinario nelle campagne del Wisconsin
Negli anni ’50, Plainfield, cuore rurale del Wisconsin, ospita un contadino dall’aria mite, eddie “Ed” Gein. Vive in una fattoria decrepita che cela stanze impregnate di terrore, dove la solitudine, la psicosi e un’ossessione morbosa per la madre lo trasformano, passo dopo passo, in un’autentica incarnazione dell’incubo americano.
La serie più cupa firmata Ryan Murphy e Ian Brennan
L’attesa terza parte della saga antologica ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan approda su Netflix con otto episodi serrati. Dopo aver approfondito Jeffrey Dahmer e i fratelli Menéndez, il racconto si concentra sul cosiddetto “macellaio di plainfield”, ritenuto il capitolo più disturbante di tutta la collana. La narrazione ribadisce un concetto agghiacciante: i mostri non spuntano dal nulla, sono creati dall’ambiente che li circonda.
Charlie Hunnam si cala in un ruolo estremo
Il britannico Charlie Hunnam, già iconico come Jax Teller in sons of Anarchy e protagonista di King Arthur nonché di Rebel Moon, indossa le vesti di Ed Gein. L’attore abbraccia la follia del personaggio, donandogli un volto tanto cortese quanto spaventoso, mentre l’atmosfera glaciale delle pianure del Midwest amplifica una sensazione di disagio costante.
Dalla realtà alla cultura pop: un orrore che ispira il cinema
I crimini di Gein hanno generato figure di fantasia rimaste scolpite nell’immaginario di intere generazioni. Psycho, Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti attingono direttamente alla sua macabra storia, trasformando il contadino di Plainfield in una pietra miliare per l’horror moderno. Il confine tra verità e finzione si assottiglia, alimentando un’incessante curiosità collettiva verso la perversione criminale.
Un viaggio lungo otto episodi densi di tensione
Ogni capitolo scava nel passato familiare di Gein, ricostruisce l’isolamento sociale che lo ha definito e mostra l’abisso emotivo da cui emergono delitti in grado di sconvolgere l’opinione pubblica. I creatori mantengono il periodo verbale al presente, rendendo la visione immediata e claustrofobica, come se gli eventi stessero accadendo ora.
Un’atmosfera gelida che congela il respiro
le ambientazioni campestri del Wisconsin dipingono scene fra campi innevati e case di legno scricchiolante, temperature che sfiorano gli 0 °C, silenzi interrotti solo dal vento tagliente che soffia fra gli alberi spogli. Questo sfondo ipnotico avvolge lo spettatore, trascinandolo in un gorgo di suspense e repulsione.












