
Scenografia e pubblico
Uno stadio Olimpico Grande Torino quasi spoglio, con la curva Maratona priva di drappi e bandiere, accompagna la sfida di Coppa Italia. Meno di diecimila sostenitori seguono la gara, creando un clima ovattato che contrasta con la tensione in campo. Nella ripresa il silenzio lascia spazio a cori di protesta rivolti al presidente Cairo.
Formazioni rivoluzionate
Il tecnico Baroni decide di cambiare volto ai granata e lascia in panchina nove undicesimi della squadra travolta dall’Atalanta. Restano titolari soltanto Coco e Ismajli. Tra i pali c’è il secondo portiere Paleari, in difesa viene adattato Dembele come braccetto, sulla corsia sinistra esordisce Nkounkou mentre in avanti si rivede Adams.
Sull’altra panchina, Gilardino risponde con un turnover altrettanto massiccio: il suo Pisa propone il duo offensivo Lorran-Meister e concede spazio a molte seconde linee.
Le fasi salienti
Già all’8′ Casadei avvisa gli ospiti con un colpo di testa che sfiora il palo. Passano sessanta secondi e il centravanti granata svetta nuovamente, stavolta sul corner battuto da Ngonge, firmando l’1-0 che risulterà decisivo. L’arbitro Pezzuto è costretto a intervenire più volte con il VAR: annulla a Ismajli la rete del possibile raddoppio per un tocco di mano e successivamente cancella i gol di Lorran e Albiol per offside. Al 65′ la gara cambia ancora quando Cuadrado si lascia scappare parole di troppo e rimedia il rosso diretto, lasciando il Toro in dieci. Con l’uomo in meno, Baroni rivoluziona il tridente inserendo Abouhklal, Simeone e di nuovo Ngonge. Nel finale serve un intervento miracoloso di Paleari su Tramoni per blindare il risultato.
Il finale e il futuro immediato
L’1-0 basta ai granata per staccare il pass degli ottavi, dove li attende la Roma in gara secca all’Olimpico della Capitale. Ora il Pisa concentrerà le energie sul derby contro la Fiorentina, mentre il Torino dovrà preparare la trasferta di lunedì sera sul campo del parma.












