
Una scena impressa nell’immaginario collettivo
Chiunque accenda la tv e incroci Springfield, o la tipica commedia ambientata in California o nello Stato di New york, sorride quando vede l’agente di pattuglia stringere una ciambella glassata. Questo quadro non è frutto di un puro capriccio degli sceneggiatori: deriva da una vicenda che affonda le radici nella vita quotidiana degli anni Cinquanta.
Turni notturni fra strade deserte e bar chiusi
Negli anni del secondo dopoguerra, le metropoli statunitensi si svuotavano appena calava il sole. I piccoli negozi abbassavano le serrande nel primo pomeriggio, mentre i fast food aperti 24 ore sarebbero arrivati solo decenni più tardi. Gli agenti, costretti a compilare rapporti e a rimanere vigili fino all’alba, cercavano disperatamente un posto dove poter sedersi, sorseggiare caffè bollente e trovare qualcosa di zuccherato che tenesse alta la concentrazione. In quel panorama semideserto comparve la salvezza: le ciambelle soffici e lucide di sciroppo, vendute in locali che avevano cominciato ad allungare l’orario di apertura ben oltre la mezzanotte.
L’arrivo di nuovi imprenditori dall’Asia sud-orientale
Il grande salto avvenne tra gli anni Sessanta e Settanta, quando migliaia di persone in fuga da Vietnam e Cambogia cercarono un nuovo inizio negli Stati Uniti. Alcuni di loro notarono che preparare donuts richiedeva un investimento minimo e garantiva buoni margini. Decisero dunque di inaugurare piccoli laboratori, scegliendo di non chiudere mai, neanche la notte.
Questi negozi divennero l’unico faro per chi pattugliava quartieri silenziosi alle tre del mattino. Una tazza fumante di caffè e un sacchetto di ciambelle crearono un’oasi di umanità per le ronde notturne.
La nascita dello stereotipo sul grande schermo
Quando i donut shop iniziarono a moltiplicarsi, specialmente in Los Angeles e lungo la costa del Pacifico, la scena dell’agente seduto in auto con zucchero a velo sulle dita entrò nella routine. Comici e sceneggiatori notarono l’immagine irresistibile: un poliziotto serio, impegnato a mantenere l’ordine, colto in un momento di golosa distrazione. Fu amore a prima vista per il cinema, la televisione e, più tardi, i cartoni animati.
Dagli anni Ottanta al presente: realtà che cambia, mito che resta
Con l’esplosione delle catene di fast food aperte a qualunque ora e l’arrivo dei convenience store, l’agente moderno può scegliere fra panini, insalate, tacos e caffè speciali. eppure la fotografia mentale non si è mai dissolta. Anche se molti poliziotti oggi preferiscono un frullato o un bagel integrale, il pubblico continua a sorridere ogni volta che sullo schermo torna la ciambella: un simbolo nato per necessità e diventato icona culturale.











