
La magia silenziosa delle gallerie sotterranee di moldavia
Pochi chilometri separano Chişinău da un universo di pietra calcarea: sotto la campagna si snodano chilometri di corridoi dove il vino riposa al buio. Cricova accoglie il visitatore con strade battezzate come se fossero quartieri cittadini – Cabernet, Sauvignon, Pinot – e con una temperatura stabile sui 12 °C che avvolge milioni di bottiglie. Ancora più vasta appare milestii Mici, autentico labirinto di tunnel che tocca la sorprendente cifra di oltre 200 km di gallerie, custode della collezione enologica più grande del pianeta. Qui trovano rifugio annate preziose, tra cui il celebre Negru de Purcari, apprezzato anche oltre le Isole Britanniche. L’aria profuma di rovere, mentre la roccia bianca riflette una luce fioca che rende ogni passo un’esperienza quasi mistica.
Cricova e Milestii Mici, regine del sottosuolo
Nelle due città del vino sotterraneo l’enoturismo diventa rito: si attraversano cunicoli in automobile o in bicicletta elettrica, si degustano la fetească Neagră, la Fetească Albă e la profumata Viorica, si ascoltano racconti di vendemmie antiche e di bottiglie destinate ai banchetti reali. Ogni ottobre, il Festival nazionale del vino trasforma le strade della capitale in una lunga tavolata all’aperto,dove canti popolari e danze tradizionali accompagnano calici sempre pieni.
Chişinău, crocevia di passato e creatività verde
Il cuore amministrativo di Moldavia sorprende chi si aspetta solo architetture sovietiche. I viali ombreggiati e i numerosi parchi regalano ossigeno all’anima, mentre gli edifici storici ricamati di stucchi si alternano a spazi contemporanei dedicati a mostre e musica dal vivo.
Passeggiare lungo boulevard Ștefan cel Mare
Sul principale corso cittadino un mosaico di caffè letterari, librerie indipendenti e negozi di vinili si affaccia su facciate neoclassiche. L’Arco di Trionfo ottocentesco, illuminato dopo il tramonto, fa da porta d’accesso alla Cattedrale della Natività di Cristo e al giardino che la circonda, punto di ritrovo preferito degli abitanti.
Mercato centrale, caleidoscopio di sapori
Tra bancarelle colme di frutta essiccata, miele di tiglio e formaggi affumicati, le voci dei venditori si mescolano al tintinnio delle stoviglie. Nel dedalo di corridoi coperti si assaggia la placinta appena sfornata e si scoprono erbe aromatiche poco note fuori dai confini nazionali.
Orheiul Vechi e i villaggi dove il tempo rallenta
A nord-est della capitale, la valle del fiume Răut cela un anfiteatro naturale in cui spiccano i monasteri rupestri di Orheiul Vechi. Le celle scavate nella parete calcarea, i sentieri che serpeggiano tra vigneti e i paesini con le case in legno blu dipinto creano un paesaggio che invita al raccoglimento. Qui l’unico rumore dominante è il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli, interrotto a tratti dal rintocco delle campane.
Un viaggio che resta accessibile
Il fascino di Moldavia va di pari passo con costi contenuti: un pasto completo in taverna difficilmente supera i 10 euro, un’accogliente pensione di campagna chiede cifre impensabili in altre capitali europee e un tour guidato nelle gallerie del vino costa meno di una colazione in molte metropoli occidentali. L’ospitalità è autentica, la curiosità verso il forestiero sincera, e le tradizioni – dal ricamo alla danza folclorica – sopravvivono con orgoglio.












