
Openai porta l’ia sul grande schermo
Il laboratorio di San Francisco fa un passo ulteriore oltre chatbot, immagini e video generati: annuncia un progetto cinematografico che impiega esclusivamente i propri strumenti di intelligenza artificiale. Il risultato prende il nome di Critterz e raggiunge le sale nel 2026.
Collaborazioni internazionali e budget ridotto
Per concretizzare l’opera, OpenAI unisce le forze con gli studi Native Foreign di Los Angeles e vertigo Films di Londra. L’investimento resta appena sotto i 30 milioni di dollari e la produzione si estende per nove mesi,una frazione rispetto ai tempi e ai costi consueti delle grandi produzioni hollywoodiane.
La trama nasce da un’idea interna
Il soggetto è concepito da Chad Nelson, creativo dell’azienda che tre anni fa immagina i personaggi mentre sperimenta l’allora novissimo generatore di immagini Dall-e. Nel copione, creature immaginarie abbandonano il loro tranquillo villaggio per un’avventura dopo l’irruzione di un antagonista malvagio. la sceneggiatura viene sviluppata con il modello più recente, Gpt-5, rilasciato in agosto.
Il settore del cinema sperimenta sempre più l’ia
Colossi come Disney e Netflix già testano soluzioni simili per varie fasi produttive. A luglio emerge che la piattaforma di streaming usa algoritmi proprietari per ricreare effetti speciali nella serie L’eternauta, riducendo drasticamente le spese.
Scontro legale tra major e software generativi
Nel frattempo, a giugno Disney e Universal citano in giudizio Midjourney per presunta riproduzione di opere protette da copyright; la scorsa settimana si aggiunge anche Warner Bros Discovery alla lista degli studios che intraprendono azioni legali contro i programmi di generazione visiva.












