
Un itinerario visivo che attraversa il Mediterraneo
Dal 11 settembre al 19 ottobre le Collezioni comunali d’Arte di Palazzo d’Accursio, nel cuore di Bologna, ospitano l’esposizione fotografica “Al di là dei confini. Luoghi sacri condivisi”.Il percorso, progettato come un pellegrinaggio per immagini, conduce da uno spazio sacro all’altro lungo la sponda del Mare Nostrum, dove i grandi monoteismi – Cristianesimo, Ebraismo e Islam – si intrecciano da secoli.
Da Marsiglia a New York: la storia di un viaggio espositivo
La rassegna nasce nel 2015 e ha già fatto tappa, tra gli altri luoghi, a Marsiglia, Tunisi, Marrakech, Salonicco, New York, Parigi, Istanbul e Ankara. Ogni città ha accolto, in spazi diversi, l’idea di raccontare come santuari, moschee, chiese e sinagoghe possano divenire punti di incontro piuttosto che di conflitto.
I curatori e l’obiettivo del progetto
La curatela è affidata a Dionigi Albera e Manoël Pénicaud, antropologi che da anni studiano le pratiche di convivenza religiosa nel bacino mediterraneo. Pénicaud firma anche le 45 fotografie esposte,scatti che mostrano fedeli di differenti tradizioni avvicinarsi agli stessi luoghi di culto,in un dialogo spesso ignorato dall’immaginario collettivo.
Sfumature di convivenza oltre gli stereotipi
Le immagini rompono la narrazione basata sulla paura dell’”Altro” e rivelano situazioni in cui la diversità diventa occasione di scambio. Di fronte alle ostilità che caratterizzano l’attualità, l’esposizione punta a restituire complessità, evidenziando gesti quotidiani di accoglienza e rituali condivisi.
Un invito a fare un passo di lato
Visitando le sale di Palazzo d’Accursio il pubblico viene invitato a distanziarsi dalle letture riduttive della religione, per esplorare lo spazio comune dove l’ospitalità e la ricerca del sacro si incontrano. Ogni fotografia diventa così una finestra su un Mediterraneo plurale, crocevia di culture che, pur nelle differenze, trovano punti di contatto inattesi.












