
Il contesto normativo immaginato
In Italia entra in vigore una riforma della giustizia ispirata al modello statunitense. Le investigazioni vengono gestite in autonomia dalla polizia mentre la procura partecipa soltanto alla fase dibattimentale. L’ambientazione del romanzo si colloca in un futuro ipotetico, dove questa rivoluzione processuale è già pienamente operativa.
La trama si muove tra confessioni e colpi di scena
Il magistrato Massimiliano Rossi, oggi sostituto procuratore generale a Bologna, propone un intreccio che ruota intorno a Hugo Strasser, autore di libri poco noto che si presenta spontaneamente al comando delle forze dell’ordine dichiarando di aver ucciso quattro giovani donne. Malgrado la confessione, il procedimento giudiziario prende una piega inattesa: Strasser, all’avvio del processo, ritratta e porta in aula nuovi elementi a proprio favore.Di udienza in udienza l’iter giudiziario, fuori dagli schemi consueti, scatena clamore e suscita domande su cosa sia davvero accaduto.
Il ruolo dei media
L’eccezionalità del caso richiama l’attenzione dei mezzi di comunicazione, in particolare quella del cronista investigativo James Rebus. Il reporter avvia un’indagine parallela, motivato dall’intenzione di far luce su dettagli che persino gli inquirenti vorrebbero occultare. Il romanzo mette così in scena il delicato equilibrio fra politica, autorità giudiziaria, forze dell’ordine e informazione, mostrando la spettacolarizzazione del processo penale e il contrasto tra verità processuale e verità sostanziale.
La carriera dell’autore
Prima di questo titolo, Rossi ha già firmato altri legal thriller: È solo questione di tempo nel 2020 e Il proiettile fantasma nel 2023. Nelle sue opere l’autore esplora le dinamiche della giustizia moderna, intrecciando riflessioni giuridiche con l’azione narrativa.












