
Elisa in Giappone. Dal sogno dei cartoni al palco di Expo 2025 Osaka
Il primo incontro con il Paese del Sol Levante
“Sognavo guardando Sailor Moon“, confessa Elisa Toffoli, e racconta che, da bambina, non immagina di arrivare un giorno fino a Osaka per cantare. Questa sera, sull’arena Matsuri dell’Expo 2025, la voce friulana partecipa all’Italy pop-Music fest promosso dal Padiglione Italia.
Anime, moda, letteratura: un filo creativo che non si spezza
Gli anime in slow motion, dice la cantautrice, plasmano la sua generazione e insegnano a percepire diversamente il tempo. Poi entrano in scena Haruki Murakami, Ryuichi Sakamoto, la sartoria di Kenzo e Yohji Yamamoto. Tutto ciò, osserva, alimenta la sua fantasia, perciò essere qui significa dire grazie a un luogo che le offre molto.
Pace e futuro, la visione oltre la melodia
Il tema dell’esposizione è “Designing Future Society for Our Lives”. Per costruire il futuro, insiste l’artista, serve prima di tutto la pace; soltanto in quell’ambiente l’umanità può prosperare, ideare soluzioni migliori e crescere insieme.
Una lingua che non frena l’emozione
Quella di questa sera è la prima esibizione di Elisa sul suolo nipponico e gran parte del pubblico non comprende l’italiano. La cosa non la intimorisce: la musica, afferma, abbatte i confini, le parole valgono fino a un certo punto, l’importante è arrivare al cuore.
Da ‘Pipes & Flowers’ allo stadio di San Siro,quasi trent’anni di carriera
Il debutto avviene con l’album ‘pipes & flowers’,poi tre decenni di successi conducono,quest’anno,al debutto a San Siro con un concerto maratona di tre ore. Quel palco incute rispetto, spiega la cantante, perché in passato a esibirsi negli stadi erano davvero in pochi. Erano tournée autentiche, sottolinea, bagni di consenso che trasformavano la musica in cultura popolare. Attendere è servito: oggi ci sono più brani,ci vuole tempo per costruire le hit,scherza.
Nuovi progetti e un possibile souvenir da Tokyo
Dopo l’album ‘Ritorno al futuro’ uscito nel 2022, Elisa sta lavorando a nuove tracce che, annuncia, potrebbero vedere la luce nel 2026. nella capitale giapponese è presente anche Achille Lauro: i due ridono all’idea di registrare qualcosa insieme a Tokyo, un ricordo indelebile di questa trasferta.












