Pedaggi in impennata, il viaggio in auto rischia di diventare un lusso
Il nuovo scenario sulle autostrade italiane
Una ventata tutt’altro che rassicurante soffia sulla vita di milioni di automobilisti: i pedaggi delle principali arterie di Italia stanno per conoscere un rialzo che potrà toccare – e in certi tratti superare - la soglia dei 70 euro. Un esborso che si aggiunge alle spese quotidiane già gravose, mettendo a dura prova i bilanci familiari di chi, per lavoro o per piacere, percorre abitualmente le autostrade della Penisola.
L’opera che cambia le carte in tavola: il ponte sullo Stretto
Alla radice di questi rincari si colloca la grande ambizione del Ministero dei Trasporti: la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il progetto definitivo è stato presentato dal suo principale sostenitore, Matteo Salvini, come passaggio decisivo verso una “nuova dimensione” infrastrutturale capace di unire Calabria e Sicilia. Tuttavia, la sostenibilità economica dell’opera rimane in bilico e il suo costo potrebbe riversarsi in modo quasi integrale sui viaggiatori.
Stime accademiche: cifre che fanno tremare
Due docenti, Pietro Peretti e Francesco Ramella, hanno demolito l’ottimismo governativo con un’analisi minuziosa. Partendo dal pedaggio medio delle autostrade – pochi centesimi per chilometro – i professori hanno valutato i potenziali costi di attraversamento di un ponte lungo circa 3,6 km. Il risultato? Un ticket non inferiore a 12 euro per un’auto, cifra che esploderebbe una volta inclusi i colossali oneri di costruzione e manutenzione. Secondo i loro calcoli, il pedaggio potrebbe diventare fino a 60 volte più caro del valore medio attuale, superando o eguagliando le tariffe dei traghetti che collegano le due sponde dello Stretto.
Dal confronto con i traghetti alle ricadute sui portafogli
La proiezione di 70 euro per singolo transito non è un’iperbole: servirà a generare quell’afflusso di cassa indispensabile a coprire investimenti ancora da avviare. In questo contesto, l’agognato collegamento stabile rischia di trasformarsi in un vero salasso, specie per le categorie di veicoli commerciali che quotidianamente attraversano il Sud della Penisola. Invece di un’alternativa più economica e rapida, il ponte potrebbe tradursi in un onere addirittura superiore rispetto alle attuali navi traghetto, lasciando i guidatori di Calabria e Sicilia con il portafoglio in lacrime.












