Abbronzatura dorata o pelle in fiamme? Ecco come capirlo a colpo d’occhio
Cos’è l’abbronzatura vera e propria
Quando ci si sdraia al sole sulle spiagge del Mediterraneo o lungo i laghi del Nord Italia la cute risponde ai raggi ultravioletti con un meccanismo di difesa: i melanociti iniziano a produrre melanina, pigmento che regala quel tono dorato tanto ricercato. Il processo procede lentamente, non provoca dolore né prurito e il colore appare omogeneo. La sensazione sulla pelle rimane neutra, senza calore intenso.
Quando la cute si infiamma: la scottatura
Se l’esposizione supera la capacità protettiva della melanina, la reazione diventa acuta. La superficie cutanea si colora di rosso, si scalda, brucia e a volte prude: è l’eritema solare. La risposta infiammatoria compare poche ore dopo il bagno di sole, può essere accompagnata da gonfiore, bollicine, febbre leggera e malessere diffuso. Nelle situazioni più leggere l’arrossamento scompare in due o tre giorni lasciando una lieve desquamazione; nei casi severi compaiono vescicole dolorose.
Segni visibili che aiutano a capire la differenza
Il parametro chiave è il colore. il dorato dell’abbronzatura non presenta macchie rosse né zone più calde al tatto. Il rossore della scottatura, invece, è uniforme, caldo e dolorante. Anche la durata fornisce indizi: la tintarella persiste settimane, l’eritema svanisce in fretta, lasciando pelle che si spella o piccole irregolarità cromatiche.
Perché il rossore è un campanello d’allarme
L’infiammazione indica che il DNA delle cellule cutanee ha subito un’aggressione e che l’organismo ha avviato un processo riparativo. Ogni volta che si sviluppa un eritema, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, il danno si somma a quelli precedenti aumentando il rischio di foto-invecchiamento e di tumori cutanei come il melanoma.
Conseguenze nel tempo e consigli di prudenza
La pelle “ricorda” ogni colpo di sole. Creme con filtro SPF alto, cappello a tesa larga e sosta all’ombra nelle ore centrali sono strategie indispensabili per chi frequenta le spiagge della sardegna, passeggia nei centri storici del Sud Europa o pratica sport in quota sulle Alpi. Applicare la protezione anche su spalle, viso, orecchie e ombelico riduce drasticamente il pericolo di dolorose sorprese serali.












