
Il progetto Sonata for 7 cities
Il pianista Filippo Gorini, originario della Brianza, porta nel Capo di Buona Speranza il suo percorso artistico “Sonata for 7 cities”, premiato nel 2023 con il Franco Buitoni Award. Ogni metropoli coinvolta accoglie una residenza di oltre un mese, durante la quale viene commissionata una nuova sonata a un autore contemporaneo. La prima tappa si è svolta a Vienna lo scorso febbraio; dopo il soggiorno sudafricano, il viaggio proseguirà a Hong Kong nel novembre 2025, a Portland (Oregon) nel marzo 2026, a Medellín nell’estate 2026 e si concluderà a Milano nel 2027.
Un mese di musica tra Cape Town e Stellenbosch
Dal 21 agosto al 26 settembre il giovane pianista vivrà fra Cape Town e Stellenbosch, alternando esibizioni, lezioni gratuite e incontri pubblici. In questo periodo insegnerà alla Stellenbosch University e alla University of Cape Town,seguendo sei talenti locali in un intenso percorso formativo.
Recital, sinfonie e musica da camera
Il 2 settembre la Cattedrale di cape Town ospiterà un concerto solistico, mentre il 19 settembre l’auditorium della Stellenbosch University diventerà palcoscenico del recital principale. Accanto a questi appuntamenti, Gorini si unirà alla violinista suzanne Martens e al violoncellista Peter Martens il 7 settembre nella storica tenuta Old Nectar, e il 14 settembre dialogherà con l’Eastern Cape Philharmonic Orchestra diretta da Daniel Boico.
Prima assoluta per Federico Gardella
Durante il concerto alla Stellenbosch University verrà presentata la prima esecuzione mondiale della “Sonata d’Altura” di Federico Gardella, composta per Gorini fra il 2021 e il 2024. il compositore sarà presente in sudafrica per seguire l’esordio dell’opera e per tenere una serie di seminari.
Musica e inclusione nelle comunità periferiche
Cuore pulsante della residenza sono le scuole e i centri giovanili situati in contesti complessi. Ogni incontro, articolato come un vero recital, mira a offrire lo stesso livello artistico delle esibizioni in sala da concerto. Gorini ribadisce che non esiste un repertorio più adatto di un altro per determinati ascoltatori, bensì il modo in cui la musica viene condivisa: il suo obiettivo è far sì che ogni nota possa raggiungere tutti, dalle aule universitarie alle aree rurali del Western Cape.
Arte come nutrimento per l’anima
«Questo progetto rappresenta arte, cultura ed educazione; la musica non è intrattenimento, ma nutrimento per l’anima», afferma Gorini. L’artista si dice riconoscente per l’opportunità di entrare in contatto con un territorio nuovo, portando la propria musica non solo a Città del Capo e Stellenbosch, ma anche nei villaggi circostanti, dove il dialogo attraverso il suono diventa strumento di crescita per l’intera comunità.











