
Un itinerario che intreccia fede, cultura e gusto
La nuovissima “Ruta di Papa Leone XIV” riunisce ben 39 tappe distribuite fra Piura, lambayeque, La Libertad e la Provincia Costituzionale del Callao. Lungo questo percorso, la dimensione spirituale si mescola con paesaggi costieri, testimonianze preincaiche, boschi di carrubi e un mosaico gastronomico che svela l’anima autentica del Paese. Il circuito nasce per celebrare il pontefice,cittadino peruviano dal 2015,valorizzando l’opera che egli ha portato avanti in numerose comunità.
Dal porto del Callao alle Isole palomino, il battito urbano e marino
La parte finale dell’itinerario abbraccia l’energia del Callao. Qui i visitatori sostano presso la Cattedrale Matriz del Callao,la Parrocchia Santa Rosa e il Santuario di Nostra Signora del Carmen de la Legua,prima di immergersi nel vibrante quartiere di Callao Monumental,dove arte urbana,musica e architettura convivono tra palazzi storici e murales colorati. A pochi minuti di navigazione compaiono le Isole Palomino, quattro lembi di roccia che ospitano pinguini di Humboldt, pellicani, berte e la più grande colonia di leoni marini della costa centrale. L’incontro ravvicinato con questi mammiferi, in acque che oscillano intorno ai 19 °C, regala un ricordo indelebile.
Le radici a Nord, tra Piura e la ceramica di Chulucanas
Il cammino inizia nel cuore agricolo di Morropón-Chulucanas, in Piura, dove Papa Leone XIV intraprese la missione nel 1985.Fra le vie profumate di mango e agrumi si ergono la Cattedrale Sagrada Familia de chulucanas, la Parrocchia San José Obrero e la Chiesa Matriz Santo Domingo. Gli artigiani locali modellano ancora a mano le celebri ceramiche,un’arte tramandata di generazione in generazione che racconta resilienza e identità.
Lambayeque, dove l’archeologia dialoga con la memoria del Pontefice
Il viaggio prosegue verso Chiclayo, città in cui il Pontefice prestò servizio episcopale per otto anni. La Cattedrale di Chiclayo,la Chiesa San Pedro di Monsefú e il Convento San Agustín custodiscono ricordi dei suoi insegnamenti. A breve distanza, il Museo delle Tombe Reali di Sipán espone ori finemente lavorati provenienti dalla sepoltura del Signore di Sipán; il Complesso Archeologico di Túcume sorprende con 26 piramidi di adobe datate intorno al VII secolo; il Santuario Storico Bosque de Pómac protegge la più ampia estensione di carrubi al mondo e numerose rovine mochica avvolte da un silenzio ancestrale.
La Libertad, il regno di Chan Chan e dell’eterna primavera
Scendendo verso sud si raggiunge La Libertad, terra in cui il futuro Papa visse oltre un decennio come docente e parroco.Il percorso tocca l’Arcivescovato di Trujillo, il Seminario Mayor San Carlos e San Marcelo e la Parrocchia Nostra Signora di Montserrat. A fare da scenografia si erge Chan chan, capitale del regno Chimú: una cittadella in adobe di 20 km² costellata di piazze, terrazze e piramidi troncate dichiarate Patrimonio dell’Umanità. Pochi chilometri più in là, Huanchaco offre spiagge dorate dove i pescatori cavalcano i flutti con i tradizionali caballitos de totora, mentre il centro storico di Trujillo, soprannominata “la città dell’eterna primavera”, conquista con le sue casonas barocche dipinte in tinte pastello.
Sapori che raccontano il cammino
La tavola accompagna ogni passo della Ruta. In Piura si assapora la malarrabia, un purè di platano maturo insaporito da cipolla rosolata, achiote e formaggio fresco. Lambayeque propone il tenero cabrito norteño cotto lentamente nella chicha de jora e le tortitas de choclo dorate in padella. In La Libertad domina la ricca sopa teóloga, tradizione della Settimana Santa, mentre il Callao delizia con la profumata parihuela, zuppa di frutti di mare, e il celebre pan con pejerrey, pane croccante farcito con filetto di pesce appena pescato dal Pacifico.











