
Indipendenza e creatività si danno appuntamento tra laguna e tappeto rosso
La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica taglia il traguardo dell’82ª edizione dal 27 agosto al 6 settembre e vede sfilare sul lido di Venezia un gruppo compatto di cineasti fuori dagli schemi degli studios. Fra questi spiccano Kathryn Bigelow, Noah Baumbach, Jim Jarmusch, Gus Van Sant, Julian Schnabel, Sofia Coppola, Benny Safdie e Charlie Kaufman, tutti accomunati dal desiderio di sperimentare con sceneggiature libere, scelte di casting autonome, stili personali e montaggi audaci.
Bigelow porta al festival la paura che non esplode, ma logora
In concorso approda “A House Of Dynamite” di Kathryn Bigelow, cineasta che alterna progetti indipendenti a produzioni di grande respiro come “The Hurt Locker”.Stavolta la regista concentra lo sguardo sul timore di un olocausto atomico. la tensione, anziché esplodere in carneficine, si annida nei gesti quotidiani e nei legami che si incrinano: un racconto in cui l’ansia collettiva si fa più potente proprio perché filtrata attraverso dettagli apparentemente banali.
Baumbach e Gerwig, viaggio europeo alla ricerca di sé
il newyorkese Noah Baumbach presenta “Jay Kelly”, copione scritto a quattro mani con Greta Gerwig e girato in larga parte in Italia. Protagonista è George Clooney nei panni di Jay Kelly,attore di grido che scivola in una crisi d’identità.Con lui l’amico e agente Ron, interpretato da adam Sandler. I due attraversano l’Europa e, tappa dopo tappa, devono fare i conti con decisioni passate, relazioni affettive e l’impronta che lasceranno al mondo.
Jarmusch, prima volta sul lido con una famiglia in tre atti
Il cantore del cinema indipendente Jim Jarmusch debutta sulla passerella veneziana con “Father Mother Sister Brother”. Nel cast brillano Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Sarah Greene, Indya Moore, Luka Sabbat e Françoise Lebrun. In tre episodi si intrecciano dinamiche familiari sorprendenti, dove nulla è prevedibile e ogni legame rivela lati inattesi.
Altri sguardi liberi: Van Sant, Schnabel, Coppola, Safdie, Kaufman
La passerella lagunare ospita anche le visioni di Gus Van sant, la forza pittorica di Julian Schnabel, l’eleganza di Sofia Coppola, l’energia di Benny Safdie e l’immaginazione di Charlie Kaufman. Tutti insieme alimentano una corrente di cinema che rinuncia alla sicurezza dei grandi budget per inseguire uno spazio di sperimentazione totale.












