
San Teodoro e La Cinta tra dune bianche e fenicotteri
Il viaggio nella Sardegna Nord-Est può iniziare a San teodoro, dove una sottile lingua di sabbia candida, La Cinta, separa il Mare Tirreno da una laguna abitata da eleganti fenicotteri rosa. la riva, protetta da morbide dune, regala acque basse e trasparenti perfette per i bambini, mentre le brezze costanti trasformano la zona nel regno di kitesurf e windsurf.Poco più a nord, Cala Brandinchi, soprannominata “Piccola Tahiti”, incanta con il contrasto fra la pineta e un mare color smeraldo. Chi cerca quiete ed esclusività si sposta verso Puntaldia, dove un curato porto turistico e un campo da golf completano l’esperienza. L’intera area si raggiunge percorrendo la SS125 che corre panoramica lungo la costa.
Arcipelago della Maddalena paradiso marino
Lasciata la terraferma a Palau, brevi traversate in traghetto portano nell’Arcipelago della maddalena, cuore di un Parco Nazionale e Area Marina Protetta. Le acque che circondano La Maddalena, Caprera, Spargi, Budelli e Santa Maria ospitano fondali tra i più ricchi del Mediterraneo, un invito costante a immersioni e snorkeling. A Caprera, un ponte collega la natura selvaggia alla storia: qui i sentieri conducono alla casa di Giuseppe garibaldi e alla spettacolare Cala Coticcio, ribattezzata “tahiti” per le sue sfumature turchesi. La leggendaria Spiaggia Rosa di Budelli resta protetta, si ammira soltanto dal mare, mentre chi naviga a vela trova baie riparate dove gettare l’ancora e godersi la magia del tramonto.
Palau e Porto rafael dove soffia il vento
Tornati sulla terraferma, Palau si svela come punto di incontro per regatanti e viaggiatori. Il vento modella il paesaggio e scolpisce il granito nella famosa Roccia dell’Orso, balcone naturale da cui lo sguardo spazia sull’arcipelago. Nel borgo di Porto Rafael, ville nascoste tra la macchia mediterranea garantiscono riservatezza assoluta, mentre piccole calette sassose si aprono su acque limpide. Il porto di Palau pullula di imbarcazioni pronte a salpare verso spiagge raggiungibili solo via mare, e le scuole di vela sfruttano le brezze costanti che spirano attraverso le Bocche di Bonifacio.
Santa Teresa Gallura e Capo Testa tra graniti scolpiti e acque profonde
All’estremità settentrionale dell’isola, Santa Teresa Gallura guarda la Corsica separata da appena dodici chilometri di mare color cobalto. La spiaggia cittadina, Rena Bianca, sfoggia sabbia impalpabile e trasparenze cristalline, ideale per chi non vuole allontanarsi dal centro. Pochi minuti di cammino conducono a Capo Testa, promontorio di rocce granitiche levigate dai venti che crea un labirinto di calette e grotte. I sentieri si snodano fra formazioni bizzarre fino alla suggestiva Valle della luna, meta di escursionisti e amanti del tramonto. Le acque attorno al capo, profonde e limpide, attirano appassionati di immersioni, mentre surfisti e kitesurfer sfruttano le correnti che attraversano lo stretto.
Olbia porta d’ingresso alla Costa smeralda
L’aeroporto internazionale Costa Smeralda,il porto passeggeri e la stazione ferroviaria fanno di Olbia la principale via d’accesso alla Gallura. Da qui la SS125 e la SS133 conducono verso la rinomata Costa Smeralda,dove lusso e natura convivono in perfetto equilibrio. Porto Cervo accoglie yacht scintillanti, boutique di alta moda e ristoranti stellati, tuttavia basta allontanarsi di pochi minuti per trovare angoli incontaminati. La sabbia bianchissima della Spiaggia del Principe incornicia acque color smeraldo, mentre a Capriccioli piccole insenature alternate a rocce di granito rosa offrono scorci da cartolina. Liscia ruja, la “Long Beach”, regala spazi ampi, stabilimenti attrezzati e opportunità per praticare SUP, kayak e vela in acque calme. Le escursioni in barca che partono da Porto Cervo o Poltu Quatu permettono di scoprire calette segrete altrimenti irraggiungibili.












