
Il bagaglio essenziale
Prima di lasciarsi alle spalle la terraferma conviene ricordare che a bordo domina la parola “ridotto”. Gli armadietti sono minuscoli, le cuccette compatte, gli spazi comuni raccolti. Una valigia rigida invade il passaggio, mentre una sacca morbida, impermeabile e comprimibile scompare ovunque la si infili. Il tessuto deve sopportare schizzi salmastri, spruzzi improvvisi e inevitabili colpi di sole.
Piedi nudi o suole candide
Sotto coperta tutti si muovono scalzi, perché il legno o la vetroresina non gradiscono sassolini e polvere. Se però serve la scarpa, deve avere la suola bianca e antiscivolo. La gomma scura striscia, lascia segni e rovina la coperta, mentre una suola chiara protegge materiali e sicurezza. Le tradizionali scarpe da barca uniscono utilità ed eleganza, perfette quando si attracca in una marina di Corsica o si scende per un aperitivo nelle Cicladi.
Abiti minimal, funzionali e caldi al momento giusto
Sotto il sole si vive in costume da bagno, con una t-shirt leggera che asciuga in un soffio. Per la sera bastano un pantalone lungo o una gonna, perché la brezza abbassa la temperatura e subito occorre una felpa spessa, un pile o una giacca a vento.Un pareo svolazzante rischia di impigliarsi nelle sartie, mentre una cerata sottile salva la pelle durante un temporale agostano sul Tirreno.
Detergenti amici dell’acqua salata
L’acqua dolce scarseggia.Quando la doccia diventa necessità, il flacone deve contenere shampoo e saponi biodegradabili. Formule vegetali, prive di microplastiche, rispettano il plancton del Mar Ligure e le praterie di posidonia davanti alle Baleari.
Protezione solare ad alta difesa
In mare il riverbero moltiplica l’intensità dei raggi UV proprio come accade sulle cime del Monte Bianco. Serve una crema con filtro elevato,mai un olio untuoso che galleggia sull’acqua. Occhiali scuri e un cappello leggero completano lo scudo contro la luce che rimbalza sulle onde.
Notte fresca, sacco compatto
Tra la mezzanotte e l’alba la temperatura può crollare di dieci gradi. Un sacco a pelo leggero garantisce tepore senza occupare volume: al mattino si chiude nel suo astuccio e sparisce sotto la panca.
Mal di mare, prevenire è meglio che soccombere
Chi non ha mai avvertito nausea in auto potrebbe scoprirla di fronte a un’onda lunga nel Canale di Sicilia. Meglio infilare nello zaino cerotti o compresse specifiche: agiscono in fretta e permettono di godersi un’alba rosa dietro Capri anziché contemplare il secchio.
Sigarette, mozziconi e rifiuti: regole ferree
Sottocoperta il fumo è tabù. In coperta il permesso dipende dallo skipper e dagli altri ospiti, comunque sempre sottovento. I mozziconi finiscono in una bottiglietta sigillata, mai in mare: impiegano decenni a scomparire.Gli scarti si dividono,l’umido si può gettare a molte miglia dalla costa,tutto il resto torna a terra per la raccolta differenziata.
Contante sempre a portata di mano
Nelle piccole rade dell’Egeo o sui moli di un villaggio in Dalmazia il pos non è garantito. A bordo si crea spesso una cassa comune per cambusa e carburante del tender. Bancomat e carte restano utili, ma qualche banconota evita contrattempi quando si fa rifornimento di pane fresco o si paga il pescatore locale che offre ricci appena raccolti.












