
Tra le grotte di Capo Palinuro e Marina di Camerota
All’estremità meridionale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la penisola di Capo Palinuro mostra subito il suo carattere indomito: falesie scolpite, un mare di un blu profondo e una serie di cavità carsiche che rapiscono lo sguardo. Le barche dei pescatori, trasformate in piccole navette, conducono i visitatori all’interno di anfratti spettacolari come la Grotta Azzurra, la Grotta del Sangue e la Grotta dei Monaci, dove i riflessi della luce creano effetti cangianti.Poco oltre, l’iconico Arco Naturale incornicia una spiaggia di sabbia chiara, perfetta per nuotare tra acque trasparenti. La rotta prosegue fino a Cala Bianca, minuscola insenatura eletta più volte tra le spiagge più belle d’europa, e alla Baia degli Infreschi, custode di sorgenti sottomarine che mantengono l’acqua incredibilmente limpida. Chi preferisce camminare sceglie i sentieri che collegano le baie: mulattiere antiche dove il profumo della macchia mediterranea accompagna ogni passo.
Paestum e Agropoli, l’incontro fra archeologia e spiagge dorate
Pochi chilometri dopo l’uscita di Battipaglia lungo la SS18 si apre la piana di Paestum, dominata dall’imponenza dei templi in stile dorico dedicati a Era, Nettuno e cerere. Tra colonne millenarie e strade lastricate, il presente convive con la gloria della Magna Grecia. Proprio dietro il sito archeologico si estendono chilometri di arenile color ocra, orlati da pini secolari: spazi ampi che offrono tranquillità anche nei mesi più affollati. Dopo una sosta nel museo, molti visitatori attraversano la pineta per un tuffo rigenerante. A pochi minuti d’auto, il promontorio di Agropoli rivela il suo borgo medievale arroccato, il castello angioino e un lungomare vivace, ideale per passeggiare al tramonto con il profumo di salsedine nell’aria. Le grandi spiagge cittadine, ben attrezzate, sono il luogo perfetto per praticare beach volley, sup o semplicemente distendersi al sole.
Santa Maria di Castellabate, charme medievale e bandiere blu
Il profilo del Castello dell’Abate domina l’abitato di Santa Maria di Castellabate, un intreccio di vicoli in pietra che scivolano verso il porto. qui il tempo sembra scorrere più lento: le reti stese ad asciugare, le botteghe artigiane, le piazzette ombreggiate da pergolati di vite. Le spiagge cittadine, come il Pozzillo, custodiscono sabbia finissima e fondali graduali, ideali per le famiglie. L’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate tutela una prateria di posidonia che rende lo snorkeling sorprendente. Chi desidera un punto di vista diverso può noleggiare un sup o un kayak e costeggiare la riva fino al promontorio di punta Licosa, dove secondo il mito la sirena Leucosia trovò la sua dimora.
Acciaroli e Pioppi, il sapore genuino della dieta mediterranea
Il viaggio prosegue verso sud lungo la SS18, costeggiando il litorale fino a raggiungere Acciaroli e, poco più a nord, Pioppi. Questi due borghi, celebri per l’altissima qualità di vita dei loro abitanti, raccontano la storia della Dieta Mediterranea teorizzata da Ancel Keys. Le tavole imbandite con olio extravergine, verdure di stagione, legumi e pesce fresco spiegano meglio di qualsiasi trattato il segreto di tanta longevità. nel Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi fotografie d’epoca, utensili tradizionali e testimonianze dirette narrano un modello alimentare che l’UNESCO riconosce come patrimonio culturale immateriale. La costa alterna piccole cale di ciottoli a litorali sabbiosi premiati con la Bandiera Blu; piste ciclabili e facili sentieri invitano a scoprire l’entroterra, popolato da uliveti secolari e da orti che profumano di basilico.
In bici lungo la Via Silente e in camper con la famiglia
Chi vuole rallentare ancora di più può imboccare la Via silente, itinerario cicloturistico che attraversa l’entroterra del Cilento per oltre 600 chilometri, toccando borghi montani, antiche sorgenti, abbazie e terrazze sul mare. per i viaggiatori su quattro ruote, numerose aree sosta accolgono i camper tra le colline e la costa, rendendo la regione una delle mete più adatte alle famiglie. I piccoli scoprono la campagna, gli adulti assaporano paesaggi che cambiano a ogni curva, tra boschi di castagno, vallate coltivate e improvvisi scorci d’azzurro.
Un territorio protetto e selvaggio, patrimonio dell’umanità
Il Cilento rimane una terra autentica, avvolta dalla protezione del suo parco nazionale e riconosciuta dall’UNESCO non solo per la biodiversità, ma anche per le tracce di civiltà che hanno segnato questo lembo di Campania. Dalle luci dell’alba sulle rovine doriche alle sfumature rosate dei tramonti sul mare, l’esperienza è continua: un invito a lasciarsi guidare dal ritmo lento della natura, dalle tradizioni culinarie e dall’ospitalità sincera di chi abita questi luoghi.












