
Verso un cambio al timone di Vogue
un possibile ribaltone attende Vogue: dopo trentasette anni di regno, Anna Wintour potrebbe cedere la direzione operativa della testata a Chloe Malle, trentanovenne americana cresciuta tra cinema e set. Il nome della giornalista, figlia dell’attrice candice Bergen e del regista francese louis Malle, risuona con insistenza nei corridoi di Condé Nast, dove si parla di colloqui ormai quasi conclusi.
il profilo di Chloe Malle
La candidata, attualmente redattrice della stessa rivista, si è distinta nei mesi scorsi firmando l’intervista esclusiva a Lauren Sánchez in vista delle nozze con Jeff Bezos. Lo stile narrativo diretto e la capacità di intrecciare costume e attualità hanno rafforzato la sua posizione all’interno della redazione, rendendola la figura più accreditata a guidare la cosiddetta “Bibbia della moda”.
Le fasi finali della selezione
Voci interne raccontano di una short list ridotta a quattro o cinque nomi. Tra gli interni,oltre a Chloe Malle,spiccherebbe Nicole Phelps,direttrice globale di Vogue Runway. A supervisionare la scelta si trovano il Ceo Roger Lynch e la stessa Anna Wintour,entrambi determinati a individuare un profilo capace di traghettare la testata verso nuove sfide senza intaccarne l’eredità. L’obiettivo dichiarato rimane l’annuncio ufficiale prima dell’avvio della New York Fashion Week, in agenda dall’11 al 16 settembre.
Il calendario della moda statunitense
La stagione delle passerelle di New York richiama ogni anno migliaia di addetti ai lavori. Per questo Condé Nast desidera presentare il nuovo direttore in tempo utile, così da garantire una transizione fluida in uno dei momenti più osservati dal fashion system mondiale.
Il futuro di Anna Wintour
Pur pronta a lasciare la guida quotidiana del mensile statunitense, Wintour mantiene i ruoli di global chief content officer del gruppo editoriale e di global editorial director di Vogue. La sua influenza resterà dunque centrale, ma il controllo della testata potrebbe presto passare nelle mani di Chloe Malle, simbolo di una generazione che unisce eredità culturale e sguardo contemporaneo.











