
Le gigantesche dune di Is Arenas Biancas disegnano un paesaggio quasi lunare che sfuma nel blu intenso del Golfo di Palmas. Camminando sulla sabbia finissima,alle spalle si apre una fitta pineta che regala ombra e profumo di resina,mentre di fronte si distende un litorale lunghissimo dove l’acqua resta bassa per molti metri. I praticanti di kitesurf e windsurf attendono la brezza costante per solcare la superficie turchese. Poco oltre, lo stagno di Porto Pino ospita centinaia di uccelli, tra cui i suggestivi fenicotteri rosa. L’auto percorre agilmente la SS195 fino al parcheggio alle spalle della spiaggia.
Iglesias e Masua,miniere sospese sulla scogliera
Arrivando da Cagliari lungo la SS130 si incontra Iglesias,città medievale protetta da rilievi rocciosi. Le sue stradine, le piazze lastricate e le chiese gotiche convivono con un ricco patrimonio estrattivo. Scendendo verso la costa, le falesie di Masua precipitano nel Tirreno e il colosso calcareo del Pan di Zucchero si staglia solitario davanti alla riva. Nel ventre della scogliera si snoda Porto Flavia, ardita galleria affacciata sul mare che un tempo permetteva di caricare il minerale direttamente sui bastimenti. Chi ama l’arrampicata trova pareti perfette vicino all’imboccatura della miniera, mentre i sentieri panoramici conducono a terrazze naturali ideali per ammirare il tramonto sul faraglione.
Buggerru e Cala Domestica, quando la roccia custodisce calette segrete
Il piccolo centro di Buggerru, stretto tra promontori scoscesi, conserva la memoria della dura vita dei minatori, visibile ancora oggi nella suggestiva Galleria Henry percorribile a bordo di un trenino che si affaccia sull’oceano di roccia e acqua. Proseguendo verso sud si raggiunge Cala Domestica, anfiteatro di scogliere dorate che racchiudono sabbia chiara e mare trasparente. Un’antica galleria scavata per il trasporto del minerale collega la spiaggia principale a una seconda caletta, più intima e riparata. In determinati periodi le onde creano le condizioni giuste per il surf, mentre i sentieri lungo la cresta offrono vedute a picco sul mare. Il percorso stradale più diretto passa per la SS126.
Carbonia e Sant’Antioco,archeologia industriale e cultura millenaria
Nel cuore del Sulcis,Carbonia rappresenta la testimonianza urbanistica di un’epoca votata all’estrazione del carbone. All’interno dell’ex miniera di Serbariu, il moderno complesso museale conduce nelle profonde gallerie per raccontare la quotidianità dei minatori. Attraversando il ponte-viadotto, si approda sull’isola di Sant’Antioco, quarta per estensione nel territorio italiano. Le sue coste alternano arenili come Maladroxia e coaquaddus a insenature rocciose perfette per lo snorkeling. Nel centro abitato emergono i resti del Tophet fenicio-punico, mentre le catacombe paleocristiane nascoste sotto la basilica offrono uno spaccato di storia antichissima.
Carloforte e l’isola di San Pietro, identità tabarkina e fondali limpidi
I traghetti che salpano da Portovesme o da Calasetta raggiungono in pochi minuti la pittoresca Carloforte, fondata da coloni liguri provenienti da Tabarka. Le viuzze strette,i carruggi e le facciate color pastello rivelano un’anima nord-occidentale trapiantata in Sardegna. Le barche dei pescatori costeggiano la riserva delle Saline, dove spesso sostano i fenicotteri. Lungo la costa occidentale, cala Vinagra e Cala fico incantano con scogliere frastagliate che proteggono piscine naturali dagli incredibili riflessi turchesi. Chi desidera esplorare ogni grotta può imbarcarsi per il giro completo dell’isola, fermandosi davanti alla storica tonnara per capire come si svolgeva la pesca del tonno rosso.
Informazioni pratiche e collegamenti
Da Cagliari il tratto più rapido fino a Carbonia e Iglesias segue la SS130. La stessa arteria, prolungata verso sud, permette di raggiungere l’istmo di Sant’Antioco, mentre la deviazione costiera sulla SS195 conduce alle dune di Porto Pino. Chi sceglie Buggerru prosegue lungo la SS126; da qui, dopo appena mezz’ora di guida, il panorama si apre di nuovo sull’infinito blu. Traghetti quotidiani con corse frequenti collegano Portovesme e Calasetta a Carloforte, garantendo imbarchi anche per i veicoli.












