Dormire sulla sabbia: cosa prevede la legge italiana e le possibili sanzioni
Ferragosto, litorali affollati e l’idea di addormentarsi sotto le stelle
Il cuore dell’estate porta con sé la voglia di trascorrere le notti accarezzati dalla brezza marina. Molti immaginano di stendere un sacco a pelo sull’arenile e di lasciarsi cullare dal suono delle onde, specialmente durante la settimana di Ferragosto, quando le città si trasformano in luoghi silenziosi e le spiagge diventano rifugi di relax. Tuttavia la normativa italiana non sempre permette di trasformare questo sogno in realtà.
Demanio marittimo e regole vigenti
La sabbia non è un terreno qualunque. L’arenile appartiene al demanio marittimo, categoria giuridica che tutela le aree costiere come proprietà dello Stato. Il Codice della Navigazione vieta l’occupazione non autorizzata di questi spazi. Sistemare una tenda, un gazebo o semplicemente un sacco a pelo può configurare un’occupazione abusiva, con conseguenze economiche e talvolta penali.
Bivacco notturno e ordinanze comunali
Quasi tutti i comuni costieri italiani, dalla Riviera Romagnola alla Versilia, passando per le cale più selvagge di Sicilia e Sardegna, hanno emanato ordinanze che scoraggiano il campeggio improvvisato. Le motivazioni ruotano intorno alla tutela della sicurezza, alla necessità di preservare pulizia e decoro e alla protezione degli ecosistemi, soprattutto all’interno di aree protette come parchi nazionali e riserve marine.
Sanzioni e possibili conseguenze
Chi viene colto a dormire sull’arenile senza permesso rischia multe che oscillano fra 50 e 500 euro.Se, oltre al sacco a pelo, spuntano strutture fisse, la sanzione può salire fino a 619 euro come previsto dall’articolo 1161 del Codice della Navigazione.Nei casi più gravi, oltre alla rimozione del materiale, può scattare una denuncia che, se confermata, porta a contravvenzioni o perfino all’arresto.
Controlli intensificati nelle mete turistiche
Località celebri quali Portofino, taormina o le spiagge della Costa Smeralda registrano una sorveglianza costante, soprattutto nelle ore notturne.Agenti della capitaneria di porto e pattuglie della polizia locale eseguono verifiche frequenti, con particolare attenzione ai periodi in cui la colonnina di mercurio supera stabilmente i 30 °C e le presenze turistiche si moltiplicano.
Dormire sulla spiaggia: cosa è davvero consentito
Restare in spiaggia dopo il tramonto non è sempre vietato. Sedersi sulla riva a guardare le stelle di Agosto è quasi ovunque tollerato, purché non si trasformi la permanenza in un bivacco stabile. Prima di decidere di passare l’intera notte sull’arenile conviene consultare il sito del proprio Comune o i cartelli informativi posti all’ingresso delle spiagge.Spesso la tolleranza scompare se si occupa il suolo con oggetti ingombranti o se si lascia sporcizia.
Raccomandazioni per evitare brutte sorprese
Informarsi sulle regolamentazioni locali rappresenta il primo passo. Se il regolamento consente solo la presenza temporanea, meglio limitarsi a una breve sosta senza piantare picchetti o fissare tende. È opportuno avere con sé una borsa per i rifiuti, evitare di accendere fuochi e rispettare la quiete, così da non incorrere in sanzioni o diffide. Chi sogna di trascorrere la notte sotto le stelle può valutare anche le aree attrezzate per il campeggio, spesso situate a poche centinaia di metri dalla battigia, dove un sonno sereno è garantito e totalmente legale.












