
La giornata nazionale della neurologia rilancia la prevenzione estiva
Ogni 22 luglio il mondo celebra la Giornata mondiale del cervello.In Italia, la ricorrenza coincide con la Giornata nazionale della neurologia, occasione scelta dalla Società Italiana di Neurologia – SIN – per ricordare che la salute cerebrale non va mai in vacanza. Il messaggio fa eco alla Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031, ispirata al principio One Brain, One health, che mette in relazione mente, ambiente, comunità e animali.«Le patologie che colpiscono il sistema nervoso meritano protezione lungo tutto l’arco della vita, in qualunque stagione», ribadisce Alessandro Padovani, presidente della SIN.
Il peso globale delle malattie neurologiche
Uno studio pubblicato su The Lancet Neurology sottolinea che circa 3,4 miliardi di persone – il 43 % della popolazione mondiale – convivono con condizioni come ictus, demenza, epilessia, emicrania cronica e neuropatie. In Italia oltre un decimo delle famiglie ha almeno un componente con disturbi neurologici o psichiatrici, con un impatto economico stimato in 87 miliardi di euro l’anno. Questi numeri spiegano perché la SIN abbia elaborato raccomandazioni per superare un modello ospedalocentrico e rafforzare la rete territoriale, così da garantire assistenza anche quando i cittadini si spostano per le ferie.
Cinque buone abitudini per il benessere neuronale in vacanza
chi parte per mare, montagna o città d’arte può tutelare il proprio cervello con semplici attenzioni. Di seguito, le indicazioni della SIN, riformulate per la stagione estiva.
Idratazione e alimentazione amiche del cervello
bere con regolarità favorisce il metabolismo neuronale e la termoregolazione. Via libera a frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce azzurro e grassi insaturi come l’olio extravergine di oliva. Meglio limitare alcol,piatti ultra-processati e cene abbondanti a tarda sera: così si riduce la neuroinfiammazione.
Sonno ristoratore e costante
Mantenere orari simili a quelli invernali e concedersi almeno sette-otto ore di riposo per notte sostiene memoria, plasticità sinaptica e stabilità emotiva. Ricercatori dell’University College London hanno dimostrato nel 2024 che il sonno profondo a onde lente migliora già dal giorno successivo la memoria episodica e la rapidità psicomotoria.
Movimento quotidiano all’aria aperta
Camminate in spiaggia, nuotate o pedalate stimolano la neurogenesi e aumentano il flusso sanguigno cerebrale.Trenta minuti di attività aerobica al giorno abbassano il rischio di decadimento cognitivo fino al trenta per cento e, anche dopo una sola sessione, l’umore resta più elevato per oltre ventiquattr’ore.
Stimolazione mentale e vita sociale
Leggere un romanzo, visitare musei, imparare una nuova lingua o intrattenere conversazioni vivaci rafforza la riserva cognitiva. Relazioni frequenti con amici, familiari o nuovi compagni di viaggio attenuano la possibilità di depressione e di declino mnemonico.
Gestione dello stress e sicurezza fisica
Tecniche di mindfulness, respirazione lenta e pausa digitale regolano il cortisolo, ormone legato alla tensione psichica. In villeggiatura serve anche prevenire traumi: casco durante escursioni in bicicletta, attenzione alle superfici scivolose, niente partenze nei giorni di traffico intenso. Nel 2024 oltre 16 milioni di italiani hanno riferito disturbi psicologici di entità media o severa, segnando un incremento del sei per cento rispetto al 2022, motivo in più per proteggersi dallo stress anche sotto l’ombrellone.
Verso un’assistenza più vicina al cittadino
La SIN promuove un’evoluzione dei servizi sanitari locali per offrire cure adeguate nel luogo e nel momento più opportuni. Un approccio territoriale integrato sostiene la Medicina Generale, allevia la pressione sugli ospedali e garantisce continuità di trattamento mentre le persone si godono le ferie, proteggendo il bene più prezioso: il cervello.












