
Il fascino di un cielo senza luci artificiali
Quando ci si allontana da lampioni, insegne luminose e traffico, la volta celeste cambia volto. Basta raggiungere una spiaggia appartata, un altopiano montano o una distesa di campagna perché l’assenza di bagliori urbani riveli una miriade di stelle normalmente invisibili.In occasione della pioggia di meteore legata alla cometa Swift-Tuttle, attiva in tutto il mese di agosto e,con scie residue,anche a settembre,un viaggio verso un vero parco astronomico trasforma la semplice osservazione in un’esperienza emozionante.
Il momento giusto per alzare gli occhi
La tradizione associa la notte di San Lorenzo al culmine dello spettacolo stellare, ma le strisce luminose percorrono il firmamento per diverse settimane. Organizzare una gita serale in luoghi elevati rispetto al livello del mare, lontani da centri abitati, consente di ammirare il fenomeno anche senza l’ausilio di telescopi di grande potenza: l’aria più tersa e l’orizzonte libero fanno la differenza.
Nord Italia
Tra Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia si trovano numerosi poli d’osservazione. A pochi chilometri da Bologna il centro di Astrofisica e scienza dello spazio invita a serate divulgative. Sul Monte Celado, in Trentino, la cupola si apre verso le cime dolomitiche, mentre a Cortina d’Ampezzo l’osservatorio del Col Drusciè permette di scrutare nebulose e galassie sospese sopra le Dolomiti. Nel bresciano,la struttura intitolata a Serafino Zani domina Lumezzane,e sulle Prealpi comasche l’avamposto astronomico di Sormano studia asteroidi potenzialmente pericolosi. A Treviso il complesso di piadera regala serate di divulgazione, e a Trieste la specola storica affacciata sul golfo continua una tradizione secolare. Dalla terrazza del G. V. Schiaparelli in vetta al Campo dei Fiori di Varese il panorama spazia sino alla catena alpina, mentre a Padova il pubblico può osservare i reperti storici del più antico osservatorio universitario italiano ancora in attività.
Centro Italia
In Toscana la collina di Arcetri, alle porte di Firenze, ospita cupole che hanno fatto la storia dell’astrofisica. Sul versante adriatico,tra le vette del Gran Sasso,spicca la sede abruzzese dedicata a studi solari e stellari.A pochi passi da Roma, nella campagna di Monte Porzio Catone, il complesso scientifico romano propone spesso aperture serali, unendo ricerca e divulgazione a pochi chilometri dalla capitale.
Sud Italia
Nel cuore di Napoli, sulla collina di Capodimonte, telescopi moderni e strumenti d’epoca convivono all’interno di un parco storico. Sull’altopiano silano, a Savelli in provincia di Crotone, il Parco astronomico Lilio sorge fra boschi di pini e cieli scurissimi, ideali per la fotografia deep-sky.
Isole
Sotto il cielo limpido della Sicilia orientale, il centro di Catania analizza l’attività solare con strumenti all’avanguardia, mentre a Palermo la specola settecentesca custodisce preziose collezioni di strumenti ottici. In Sardegna si può scegliere tra la struttura di Cagliari, affacciata sul golfo degli Angeli, e l’osservatorio Ferdinando Caliumi nell’Ogliastra, dove il maestrale spazza via l’umidità regalando notti incredibilmente nitide.











