
Che cos’è la EAH
La exercise-associated hyponatremia, nota in italiano come sindrome da iponatriemia collegata all’attività fisica, si manifesta quando l’eccessiva ingestione di liquidi diluisce il sodio presente nel sangue. Il brusco abbassamento di questo elettrolita costringe i reni a un lavoro insostenibile. Se l’organo non riesce a espellere l’acqua in eccesso, i fluidi penetrano nelle cellule, gonfiandole oltre misura.
I rischi degli “eccessi di borraccia”
Studio elaborato dall’Università di Oakland rivela che quattordici atleti, tra cui maratoneti e giocatori di football americano, perdono la vita proprio a causa dell’assunzione spropositata di acqua o bevande sportive. Il liquido intracellulare che aumenta senza controllo può innescare crisi epilettiche, perdita di coscienza e, nei casi estremi, decesso.
Quando e quanto idratarsi
Durante uno sforzo intenso con clima caldo si può arrivare a espellere fino al due per cento del peso corporeo sotto forma di sudore. Conoscere il proprio peso prima dell’allenamento e ricalcolarlo dopo la sessione consente di capire la quantità di acqua realmente necessaria. Secondo i ricercatori il segnale più affidabile resta la sete stessa.Bere soltanto quando compare questo stimolo riduce drasticamente il rischio di introdurre quantità eccessive di liquidi.
Segnali che avvertono del pericolo
Vertigini, nausea, gonfiore alle estremità, incremento di peso durante l’esercizio, vomito, mal di testa, confusione, agitazione e coma sono campanelli d’allarme che indicano uno squilibrio idrico imminente. Riconoscere questi sintomi permette di intervenire tempestivamente, evitando l’evoluzione verso forme gravi di iponatriemia.
Come regolarsi durante la stagione calda
Allenarsi con temperature elevate richiede attenzione costante. Il corpo, spinto a dissipare calore, suda abbondantemente; compensare le perdite deve diventare un gesto misurato e consapevole, non un automatismo dettato dalla paura della disidratazione.












