
Sardegna tra miniere e memoria visionaria
Nella costa nord-occidentale dell’Isola dei Quattro Mori, la borgata di Argentiera appare come un anfiteatro di scisti argentiferi a picco sul mare. Qui il progetto MAR – Miniera Argentiera coinvolge gli attuali cinquantacinque abitanti in laboratori artistici e iniziative dal basso, trasformando l’antico complesso estrattivo in un polo di sperimentazione culturale internazionale. A pochi chilometri, sulla scogliera di Alghero, il MASE, museo dedicato ad Antoine de Saint-Exupéry, ripercorre i mesi del 1944 trascorsi dallo scrittore-aviatore in Sardegna; fotografie d’epoca, carte di volo e installazioni multimediali svelano gli ultimi giorni dell’autore del “Piccolo Principe”.
Sicilia tra archeologia e nuove energie creative
Sul promontorio di Capo Schisò, Giardini Naxos riscopre se stessa grazie al Parco archeologico Naxos-Taormina e a rassegne come Naxoslegge e il Festival del Film per ragazzi, che puntano a restituire identità al primo insediamento greco di Sicilia. A Catania, invece, la start-up Boniviri ha aperto un’oleoteca dove l’olio extravergine nasce da filiere carbon free: le bottiglie sono tracciate fino all’uliveto, e il progetto “Fuori Campo” racconta attraverso video e illustrazioni la vita dei piccoli coltivatori dell’Etna.
Calabria tra sale e innovazione sociale
Nel Parco Nazionale del Pollino, la miniera di salgemma di Lungro diventa palcoscenico del festival Salgemma, che fino al 30 agosto trasforma i cunicoli di estrazione in spazi per concerti, reading e visite teatralizzate, celebrando la lingua arbëreshë e la memoria dei minatori. Sulla costa tirrenica, il borgo di Belmonte Calabro ospita “La Rivoluzione delle Seppie“, iper-collettivo nato dalla collaborazione con un ateneo londinese: architetti, designer e artisti vivono nel vecchio convento e sperimentano con gli abitanti nuove forme di economia circolare, facendo di “BelMondo” un campus permanente basato sul “learning by doing”.
Puglia e il canto dei cetacei
Nel mar Ionio settentrionale il Golfo dei Delfini accoglie le escursioni scientifiche della Jonian Dolphin Conservation. I partecipanti, muniti di idrofoni e fotocamere, affiancano i ricercatori nella foto-identificazione dei tursiopi, registrano le vocalizzazioni subacquee e annotano la temperatura superficiale dell’acqua, in media 26 °C a luglio. Un’occasione per avvicinarsi alla biologia marina, sostenendo al contempo la tutela di un’area ricchissima di biodiversità.
Campania tra aghi, filo e futuro
A Casalnuovo di Napoli, la Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo forma nuove generazioni di sarti all’interno dello storico marchio di lusso Isaia. Nei laboratori si impara l’arte del taglio e dell’imbastitura, mentre borse di studio permettono a ragazze e ragazzi provenienti da contesti fragili di costruire un percorso professionale in un settore che, tra cartamodelli digitali e tessuti sostenibili, guarda al mercato internazionale restando ancorato alla tradizione partenopea.
Marche in cammino tra magie appenniniche
Dieci comuni tra le province di Ascoli Piceno e Fermo compongono il progetto Borghi Sibillini. L’iniziativa promuove botteghe artigiane, cantine, percorsi trekking e micro-festival teatrali disseminati tra pievi romaniche e vallate fiorite. Chi sceglie di attraversare queste terre può dormire in case in pietra ristrutturate,assaggiare pecorini affinati in grotta e ascoltare leggende della sibilla narrate accanto ai camini.
Lazio, tesori nascosti accanto alla fontana più famosa
Fra le pareti seicentesche di Palazzo Poli, che fa da quinta alla Fontana di Trevi, l’Istituto Centrale per la Grafica custodisce 25 000 disegni, 100 000 stampe e 17 000 fotografie. Nuovi percorsi espositivi guidano gli ospiti nelle antiche sale della Calcografia e nei laboratori dove ancora oggi si tirano prove d’artista su torchio a stella. Un concorso di video-arte porta le opere degli under-35 sulle facciate dei palazzi del centro storico al calar del sole.
Toscana segreta sul mare dei Medici
A Porto Ercole, fra le ville seicentesche che punteggiano il costone dell’Argentario, l’Orto Botanico Corsini riaperto al pubblico regala sette ettari di viali ombrosi e terrazze panoramiche sul Tirreno. Oltre 1 300 alberi e 150 specie – dalle palme di madagascar ai cedri del Libano – testimoniano l’antica funzione di giardino di acclimatazione voluto, nell’Ottocento, dal botanico Domenico Viviani.Emilia-Romagna, memoria resistente sull’Appennino
All’interno del Parco storico di Monte Sole, il Poggiolo Rifugio Re-Esistente offre ristoro ai camminatori lungo il sentiero che ricorda la strage del 1944. Gestito dall’associazione Ozono Factory, il rifugio propone concerti folk gratuiti, mostre di arte partecipata e laboratori di cucina dell’Appennino, sostenendo i valori di antifascismo e inclusione.
Piemonte, un’abbazia sospesa tra roccia e cielo
La Sacra di San Michele, eretta tra il 983 e il 987, veglia dall’alto sulla stretta imboccatura della Valle di Susa. Mille gradini collegano il Portale dello Zodiaco alla terrazza dell’Angelo da cui lo sguardo spazia fino ai ghiacciai della Bessanese. La maestosa mole in serpentino ispirò il romanzo “Il nome della rosa” e ancora oggi accoglie viandanti in cerca di meditazione e panorami mozzafiato.
Lombardia,un giardino di idee lungo il Ticino
A Pavia,gli Horti dell’Almo Collegio Borromeo intrecciano 35 000 m² di prati,boschetti e aree archeologiche con sei sculture monumentali concesse dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.Lungo i sentieri si alternano laboratori di orticoltura sociale, performance di danza contemporanea e piccole installazioni sonore che dialogano con le rovine di un domus romana rinvenuta sotto il terriccio.
Veneto, il codice del sapere custodito da secoli
Nella cattedrale di Verona, la Biblioteca Capitolare conserva più di 1 200 manoscritti. Tra i pezzi unici spiccano la più antica copia esistente del “De Civitate Dei” di Sant’Agostino (V secolo) e le “Istituzioni di Gaio”, trattato giuridico sopravvissuto intatto alle revisioni successive. L’”Indovinello Veronese”, datato VIII secolo, rappresenta il primo lampo di lingua volgare italiana.
Umbria e Marche viste dal crinale
Dal rifugio Falcioni al lago di Pilato, itinerari trekking collegano le cime dei Monti Sibillini a quota 2 000 m: lungo i percorsi, aree faunistiche proteggono il camoscio appenninico mentre borghi come Montefortino preparano pane cotto a legna e zuppa di lenticchie coltivate a 900 m di altezza.
Basilicata, un altopiano di silenzio e stelle
sul versante lucano del Pollino, notti senza inquinamento luminoso trasformano il cielo in un planetario naturale. Fra i massicci di Dolcedorme e Serra del Prete si organizzano sessioni di astrofotografia e passeggiate tra boschi di pino loricato, specie relitta dell’era glaciale.
Le quattordici mete selezionate dimostrano che la bellezza può diventare motore di sviluppo quando dialoga con la comunità e con l’ambiente circostante.












