Pelion, Grecia: incontro tra boschi, scogliere e acque cristalline
In Pelion, penisola sospesa fra Mar Egeo e Mar di Tessaglia, la folla dell’alta stagione è ormai un ricordo e le giornate di settembre scorrono pigramente. Le spiagge di Mylopotamos e Papa Nero si rivelano intime calette color smeraldo, protette da formazioni rocciose e da castagneti antichi. Tra i vicoli di Tsagarada e Makrinitsa, costruzioni in pietra con balconi fioriti offrono scorci che sembrano ereditati da leggende di centauri. I sentieri che collegano montagna e litorale attraversano boschi profumati di erbe selvatiche; percorrerli a piedi o in bicicletta significa fermarsi spesso per ammirare paesaggi che alternano colori intensi e luce dorata. A tavola compaiono zuppe rustiche, formaggi prodotti in caseifici di collina e dolci ai frutti di bosco: sapori che raccontano una Grecia lontana dagli stereotipi più battuti.
Levanzo, Sicilia: l’azzurro silenzioso delle Egadi
Pochi traghetti al giorno collegano Trapani a Levanzo,rendendo l’isola la meta preferita di chi sogna giornate senza traffico né orologi. A settembre il sole accarezza l’acqua trasparente di Cala Minnola e Cala Calcara, dove immersioni e snorkeling svelano fondali ricchi di colori. All’interno, sentieri che attraversano pinete portano a sporgenze panoramiche da cui il mare appare sterminato. Nell’oscurità fresca della Grotta del Genovese riaffiorano incisioni risalenti a circa dodicimila anni fa, testimonianza di un passato che si percepisce quasi con le mani. Nei ristoranti familiari, pane cunzato,spaghetti ai ricci e pescato del giorno arrivano in tavola con semplicità disarmante,mentre il tramonto dipinge i muretti a secco di sfumature rosa.
Mdina,Malta: eleganza sospesa nel tempo
Nel cuore di Malta, gli imponenti bastioni di Mdina custodiscono un intreccio di viuzze lastricate dove regna il silenzio. Settembre regala temperature miti intorno ai 26 °C e permette di passeggiare senza fretta davanti alle facciate barocche della Cattedrale di San Paolo. Dalle terrazze panoramiche lo sguardo s’allunga fino al mare, mentre le persiane colorate si aprono su cortili nascosti. Al calare della luce, le lanterne accese trasformano la pietra dorata in un palcoscenico suggestivo; i visitatori occasionali scompaiono e resta solo l’eco di passi lontani. Ogni angolo invita a fermarsi: chi scrive trova ispirazione, chi fotografa rincorre ombre e prospettive, chi semplicemente osserva scorge sfumature di un passato che pare soffiare ancora tra le mura.












