
Montone, silenzio che parla tra le pietre
Arrivando a montone la strada si stringe e s’inerpica tra colline profumate di bosco. Il borgo, arroccato e discreto, accoglie con la Chiesa di San Francesco affacciata su una piazza raccolta. Ogni vicolo di pietra racconta le gesta di antichi capitani di ventura. Il passo si fa lento perché, qui, il tempo smette di correre.
Città di Castello, eleganza sospesa tra arte e Appennino
Poco più a nord, la raffinata Città di Castello lascia senza parole.Il campanile cilindrico romano eleva lo sguardo verso un cielo terso, mentre la Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio domina il centro storico. Nei vasti spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco, le tele di Alberto Burri vibrano di memoria industriale e creatività contemporanea.
Citerna, l’abbraccio del camminamento medievale
Il viaggio continua a Citerna, borgo quasi sospeso su un crinale che regala scorci mozzafiato. Il camminamento coperto circonda le case come un anello protettivo, aprendo finestre su un panorama che sembra dipinto. Il Palazzetto Prosperi e la Chiesa di San Michele Arcangelo aggiungono grazia rinascimentale a un’atmosfera già carica di fascino.
Monte Santa Maria Tiberina, vertigine di quiete
Da lontano, Monte Santa Maria Tiberina appare come un gioiello incastonato su un poggio. La Chiesa di Santa Maria Assunta domina un dedalo di viuzze, dove il profumo di tartufo accompagna pranzi senza fretta. Sostare qui significa allontanarsi dal rumore del mondo e ascoltare il respiro della valle.
Umbertide, la Rocca che veglia sulla valle
Scendendo a fondovalle si incontra Umbertide, con la sua Rocca che sorveglia piazza Matteotti come un’antica sentinella. Tra botteghe, logge e portici, la cittadina conserva la riservatezza tipica dell’Umbria pur mostrando una vitalità contagiosa. Ogni edificio sembra una pagina di un libro aperto sul passato.
San Giustino, quando la fiaba prende forma
Il percorso si chiude a San Giustino, dove il Castello Bufalini offre stanze affrescate, arredi di pregio e un giardino all’italiana dalle geometrie perfette. Passeggiando tra siepi scolpite e vialetti ombrosi si ha l’impressione di incontrare ancora oggi la nobiltà che vi abitava.
Chi percorre queste strade dell’Alta Umbria torna con lo sguardo colmo di poesia, avendo scoperto una terra che si concede solo a chi la cerca con pazienza e rispetto.











