
Il rapporto tra Barcellona e Ter Stegen precipita: il portiere tedesco si è rifiutato di firmare il modulo di consenso necessario a trasmettere ai sanitari blaugrana il referto dell’intervento alla parte bassa della schiena. Dopo l’atterraggio in Catalogna, martedì, il club aveva in agenda un colloquio riservato con il giocatore, ma il diniego ha spiazzato i dirigenti, che ora apriranno un procedimento disciplinare.
La comunicazione alla Liga e il rebus sui tempi di recupero
il club catalano deve inoltrare alla Liga la documentazione medica per chiarire la durata dell’assenza: uno stop di almeno quattro mesi sbloccherebbe l’opzione di registrare un sostituto. Senza quel consenso, la società non può certificare un periodo di convalescenza sufficiente a tesserare un nuovo portiere.
La scintilla scatenante: l’arrivo di Joan Garcia
La tensione era già esplosa all’annuncio dell’ingaggio di Joan Garcia, identificato come eventuale rimpiazzo. appresa la notizia, Ter Stegen ha interpretato l’operazione come un segnale di messa sul mercato.
La decisione dell’intervento e l’autogestione della comunicazione
Il tedesco ha comunicato in autonomia la scelta di operarsi e ha indicato una convalescenza di soli tre mesi,durata inferiore a quella che permetterebbe l’iscrizione del nuovo arrivo. Il club, irritato per la gestione unilaterale, ha reagito togliendogli la fascia di capitano.
Verso un procedimento disciplinare
Con il rifiuto del consenso e la fascia ormai revocata, la frattura appare totale. Barcellona si prepara ad avviare l’iter sanzionatorio, mentre il futuro di Ter Stegen si fa sempre più incerto sul mercato.












