
Settembre regala giornate ancora luminose, temperature gentili e un’aria leggermente più frizzante che alleggerisce la pelle. Con la folla di luglio e agosto ormai un ricordo, il viaggio si trasforma in un’esperienza più intima: le acque restano calde, le spiagge si svuotano, i borghi riprendono il proprio ritmo e mostrano la loro identità più autentica. In questo scenario,tre luoghi emergono con forza,offrendo panorami incantevoli,profumi inebrianti e silenzi carichi di significato.
Sicilia orientale, barocco che risplende sotto la luce settembrina
Passeggiare tra le pietre dorate di Siracusa in questo periodo significa avvertire un bagliore diverso. L’isola di Ortigia si lascia scoprire senza fretta, mentre il Parco archeologico della Neapolis si offre allo sguardo privo delle comitive estive: l’eco dei passi nel teatro greco è più nitida, l’Orecchio di Dionisio risuona di suoni naturali. Poco più a sud, la Riserva di Vendicari disegna un mosaico di saline, sentieri e calette come Calamosche, dove l’acqua resta intorno ai 25 °C e invita a nuotate interminabili.La luce calda accarezza anche la Valle dei Templi di Agrigento, che sa di fico e mandorlo maturi, mentre Palermo vibra ancora nei mercati di Ballarò e Vucciria, fra cannoli appena riempiti e caponate profumate.
Monopoli, Puglia segreta tra vicoli bianchi e mare cristallino
Nel cuore dell’Adriatico, Monopoli abbandona il fermento estivo e mostra la sua anima vera. Le mura che cingono il porto antico si specchiano in un’acqua sorprendentemente trasparente; le barche da pesca oscillano lente, dipingendo riflessi turchesi sulle case. Le calette di Cala porta Vecchia, Cala Susca e Cala Paradiso accolgono ancora bagni tiepidi, mentre la temperatura dell’aria si aggira intorno ai 27 °C, più morbida e gradevole. Nel centro storico, i profili barocchi di Santa Maria della Madia si stagliano tra vicoli dove risuona il dialetto locale. Settembre porta con sé sagre di pesce appena cucinato, focaccia fragrante e vini bianchi freschissimi, sorseggiati all’aperto fino al tramonto.
Stintino, Sardegna nord-occidentale tra silenzi e mare turchese
Quando il calendario vira verso l’autunno, Stintino si svuota e lascia spazio alla meraviglia. La celebre spiaggia La Pelosa torna soffice e quasi intatta; il mare, di un azzurro caraibico, resta a circa 24 °C e fruscia appena sotto la brezza. Dal porticciolo partono escursioni verso l’Isola dell’Asinara, parco nazionale dove il candore degli asini e il profumo della macchia mediterranea accompagnano sentieri sterrati e calette nascoste. Tra le vie del borgo, il Museo della Tonnara racconta la tradizione della pesca del tonno con fotografie, reti e antichi strumenti. A metà mese, la Festa del Mare di Santa Lucia infonde alle strade musica, processioni in barca e piatti tipici a base di fregula e bottarga, mentre il cielo tramonta su una sardegna pacifica e luminosa.












