
Nel ritiro di Castel di Sangro, l’atmosfera è elettrica.Matteo Politano racconta che si sente in forma sin da quando sono ricominciati gli allenamenti e sottolinea che la condizione cresce giorno dopo giorno. La squadra scenderà in campo alle 19 per l’amichevole contro il Brest, partita utile a mettere minuti nelle gambe e a far ambientare i volti nuovi. I carichi di lavoro sono intensi e, proprio per questo, l’esterno azzurro avverte che non sarà un test semplice, ma lo considera fondamentale per la preparazione.
I nuovi volti nello spogliatoio
Il giocatore, che domani spegne trentadue candeline, descrive il gruppo come ricco di entusiasmo grazie all’arrivo di elementi giovani ma già navigati. Kevin De Bruyne si è integrato alla perfezione, portando qualità e allegria anche se rimane piuttosto riservato fuori dal campo. In avanti, Lucca offre fisicità e capacità nel giocare spalle alla porta, caratteristica che si sposa bene con lo stile del collettivo. accanto a lui, Lukaku rappresenta un’altra pedina determinante per il gioco offensivo.
Obiettivi stagionali e prospettive personali
Politano ribadisce che questo Napoli potrebbe rivelarsi il più forte di sempre; sarà però il terreno di gioco a fornire le risposte definitive. Il gruppo vuole essere competitivo in ogni competizione, con la Champions League che attira in modo particolare l’attenzione del numero 21, convinto di potersela giocare contro qualsiasi avversario.Il suo contratto scade nel 2027, ma non esclude l’idea di discuterne l’estensione, dopo aver declinato offerte economicamente allettanti provenienti dal Medio Oriente.
La voce di Juan Jesus
Dal campo interviene anche Juan Jesus, trentquattro anni, che promette il 100 % dell’impegno collettivo persino nei momenti più complicati. Il centrale ricorda che l’intera rosa, lo staff tecnico e la dirigenza remano nella stessa direzione, decisi a proseguire il percorso che li ha portati a conquistare il titolo nazionale. Lo stadio Maradona dovrà trasformarsi in una vera e propria bolgia: per il difensore brasiliano, i campioni d’Italia hanno il dovere di comportarsi da tali.Parlando della fase difensiva,spiega che l’alternanza tra marcatura individuale e di reparto dipende dal tipo di avversario,citando l’esempio di una partita in cui seguiva a uomo Koopmeiners,dimostrando come il calcio moderno richieda versatilità.












