
Domani, alle 19, il giardino storico del Museo archeologico regionale Baglio Anselmi di Marsala accoglie il terzo appuntamento di “Lilibeo incontra”, dedicato alla riscoperta delle antiche città dell’isola e ai temi di maggiore rilievo per la storia di Lilibeo-Marsala. Il convegno, intitolato “Vivere nella Sicilia islamica. Una prospettiva archeologica”, propone un viaggio tra insediamenti, cultura materiale e rapporto con il mondo animale, ricostruito grazie agli scavi più recenti.
I protagonisti del progetto Sur-Tabisa
A prendere la parola saranno angelo Castrorao Barba, direttore scientifico del Progetto Sur-Tabisa, e i collaboratori Filippo Pisciotta e roberto Miccichè. Il gruppo, legato all’Escuela de Estudios Árabes del Csic di Granada, presenterà i risultati delle indagini condotte in diversi centri della Sicilia islamica, a partire proprio da Marsala, tracciando un quadro inedito della vita quotidiana tra tarda antichità e medioevo.
Un nuovo sguardo sulle fasi post-classiche
Una nota del Parco archeologico di Lilibeo/Marsala ricorda che, da alcuni anni, l’attenzione degli studiosi si è spostata sulle epoche post-classiche, tradizionalmente trascurate a favore delle più celebri statue greche e delle loro repliche romane.Oggi la priorità è la ricostruzione dei molteplici aspetti della vita reale, obiettivo perfettamente incarnato dal progetto in corso.
Dalla Sicilia all’Andalusia, uno stesso racconto
Il programma di ricerca dal titolo “Modelli di cambiamento dei paesaggi suburbani e rurali durante la transizione tra le epoche tardo antica-bizantina e islamica in Sicilia e Andalusia (secoli V-IX)” analizza trasformazioni di insediamenti, cultura materiale, architettura e interazioni tra società ed ambiente. Lo studio, che abbraccia il periodo compreso fra il VI e l’XI secolo, illumina un segmento storico cruciale ma poco conosciuto anche per lilibeo, testimoniato dal passaggio di nome a Marsala.












