
Un indizio che sorprende i genitori
Un team di studiosi legato a una celebre università del Massachusetts, negli Stati Uniti, segue migliaia di piccoli dalla nascita al compimento dei sette anni e scopre un dettaglio inatteso. I nati tra ottobre, novembre e dicembre ottengono punteggi leggermente superiori nei test che misurano ragionamento, memoria e risoluzione dei problemi.
Il ruolo dell’età relativa in classe
Nei sistemi scolastici che iniziano l’anno tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, un bimbo venuto al mondo in dicembre entra in aula con quasi dodici mesi di differenza rispetto al compagno nato il primo giorno di gennaio. Questa distanza anagrafica obbliga il più giovane a colmare con rapidità il divario di maturità. L’impegno supplementare,spiegano gli esperti,diventa un potente allenamento per le capacità cognitive: più esercizio,più adattamento,più stimoli quotidiani.
Sfide sociali che si trasformano in vantaggi
La stessa dinamica si riflette nelle relazioni con i coetanei. Chi è arrivato per ultimo nell’anno si trova a stringere amicizie con compagni fisicamente più alti,emotivamente più pronti,intellettualmente più rodati.Per conquistare il proprio spazio, il piccolo affina empatia, ascolto e creatività. Il risultato è una maggiore flessibilità sociale: sa leggere gli sguardi, mediare i conflitti, chiedere aiuto quando serve.
Che cosa possono fare mamma e papà
Non potendo cambiare il giorno di nascita, i genitori possono però amplificare gli stimoli.Giochi che implichino costruzioni complesse, narrazioni che solletichino la curiosità, esperienze all’aperto dove si affrontano situazioni impreviste favoriscono lo sviluppo di attenzione, autocontrollo e spirito d’iniziativa. Creare in casa un clima che premia la perseveranza e normalizza l’errore permette al bambino di trasformare ogni difficoltà in occasione di crescita.
L’unicità di ogni percorso di crescita
Gli studiosi sottolineano che il vantaggio osservato resta lieve e dipende da molteplici variabili: ambiente, qualità della scuola, sostegno emotivo, salute fisica. Ogni creatura segue un ritmo personale e i traguardi non arrivano per tutti allo stesso momento. Ciò che conta è offrire opportunità ricche di stimoli e affetto, indipendentemente dal giorno in cui la carta d’identità segna la prima candelina.












