
Il 10 agosto, proprio durante la Notte di San Lorenzo, il museo per la Memoria di Ustica di Bologna accoglie di nuovo, per il secondo anno consecutivo, il recital poetico di Edoardo Purgatori intitolato “Sotto lo stesso cielo”. L’attore, sul palco all’aperto del museo, recita versi di autori assai eterogenei: da Montale a Bukowski, passando per Ungaretti e Tennessee Williams. Il filo rosso che unisce queste voci è il tema del viaggio, inteso come esplorazione fisica e interiore, come attraversamento di destini e confini.
La voce di Purgatori e la ricerca di verità
Il padre di Edoardo, il giornalista Andrea Purgatori, scomparso nel 2023, dedicò anni di indagini alla tragedia di Ustica, cercando di smascherare depistaggi e omertà. Edoardo confessa che, pur facendo un mestiere totalmente diverso, sente di aver raccolto quel testimone. L’attore afferma di voler “aiutare a tenere viva la memoria, scuotere l’inerzia che dopo quarantacinque anni impedisce ancora di conoscere l’intera verità”. La serata si chiude proprio con il monologo finale del film “Il muro di gomma” di Marco Risi, pronunciato sul grande schermo da Corso Salani, un richiamo esplicito a quel muro elastico di silenzi che continua a respingere la realtà.
Da Brokeback Mountain al palcoscenico italiano
La parentesi poetica di Bologna è soltanto un intervallo in vista di un’altra sfida scenica.Dal 24 ottobre, al Teatro Alfieri di Torino, Purgatori divide il palco con Filippo Contri nello spettacolo “Brokeback Mountain”, diretto da Giancarlo Nicoletti. La voce di Malika Ayane e una band dal vivo accompagnano l’adattamento del celebre racconto di Annie Proulx e del film di Ang Lee.Purgatori presta corpo e voce a Ellis, il cowboy che al cinema aveva il volto di Heath Ledger. Racconta di essere rimasto sconvolto dall’intensità della storia quando uscì nel 2000 ma di non aver più voluto rivedere la pellicola: “A teatro tutto è solo carne e parola, la tragedia arriva senza schermi”.
Un tour che attraversa la Penisola fino al 2026
Dopo il debutto piemontese lo spettacolo tocca numerose città da nord a sud,con repliche programmate fino a gennaio 2026. Purgatori ricorda esperienze precedenti, come “Le agitate”, centrato sulle donne internate al manicomio di Santa Maria della Pietà a Roma, ma sottolinea che per la prima volta può contare su una tournée di lunga durata. Pur riconoscendo che i tempi sono cambiati dagli anni ’60 in cui è ambientata la vicenda, ritiene necessario continuare a raccontare una relazione omosessuale che è, soprattutto, una grande storia d’amore drammatica, specie “in questo momento in cui rischiamo di rinchiuderci di nuovo in gabbie mentali, trascinati da modelli maschili tossici che, da Washington a contesti più vicini, possono risultare deleteri”.
Nuovi progetti tra televisione e cinema
Oltre al teatro, l’attore è nel cast di “Una finestra vista lago”, fiction in quattro puntate diretta da Marco Pontecorvo che andrà in onda nella prossima stagione su Raiuno. Sul grande schermo, invece, torna presto nell’opera di Monica Guerritore dedicata a Anna Magnani, interpretando Luca, il figlio dell’icona romana. Purgatori ricorda che il padre Andrea offrì la propria consulenza per la revisione della sceneggiatura e che la regista gli ha voluto dedicare il film, concedendo a Edoardo l’occasione di un cameo dal forte valore affettivo.











