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Home Economia

Addio tassa rifiuti, abolizione totale da quest’anno. Con il documento della nonna non paghi più

di Martina Esposito
02-Ago-2025 10:16
in Economia
Reading Time: 2 mins read
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Come ⁤funziona la⁤ TARI e perché può scomparire
La tassa sui​ rifiuti, nota ⁣come TARI, grava su famiglie e imprese perché finanzia la ⁤raccolta e lo smaltimento dei materiali di scarto. Eppure, in precise circostanze, questo tributo può ‌essere ‍ridotto fino a sparire del tutto. A consentirlo sono norme contenute nei regolamenti comunali, diversi da territorio a territorio,⁤ che riconoscono agevolazioni a chi produce pochi rifiuti o versa in condizioni economiche o sanitarie particolari.

 

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Categorie che possono chiedere l’esonero
​chi abita in immobili vuoti e privi di⁢ utenze attive, o possiede locali chiusi da tempo, può ottenere ​l’annullamento della tariffa perché non genera immondizia. analoghi vantaggi spettano agli anziani soli con pensioni ​modeste o a persone con disabilità certificata, alle quali vengono⁤ spesso riconosciuti ‍sconti importanti o addirittura l’esenzione totale. ‌Il principio resta ​sempre lo stesso: ⁣niente rifiuti, niente tassa, oppure sostegno a⁣ chi vive situazioni di fragilità.

 

Documenti necessari per presentare ⁤la domanda
Per far valere il proprio diritto non bastano le parole; servono attestazioni fornite agli uffici comunali competenti. Una semplice autocertificazione d’inutilizzo,firmata dal proprietario dell’immobile,può bastare⁢ quando l’abitazione resta chiusa ⁢e ⁣scollegata da acqua,luce o‌ gas. Nel caso di difficoltà economiche o sanitarie, vengono ‌richiesti l’ISEE aggiornato o il certificato d’invalidità, spesso accompagnati da copia⁤ del documento d’identità.

 

Certificato di invalidità e attestazione ISEE
L’ISEE ​ dimostra il reddito ​effettivo del nucleo familiare, mentre il certificato d’invalidità attesta la percentuale di disabilità.⁢ Presentati insieme, questi⁣ due documenti aprono ⁤la porta a esenzioni automatiche ‌o a riduzioni significative,‍ senza ⁢bisogno di‌ ulteriori pratiche.

 

Dichiarazione di inutilizzo dell’immobile
​Per​ gli immobili non abitati, la dichiarazione sostitutiva di ⁤atto ⁢di‌ notorietà certifica l’assenza ⁢di utenze attive e di residenti. in molti Comuni basta consegnarla una sola volta; in altri, va rinnovata ogni anno, pena il ​ripristino della tariffa piena.

Esempi pratici rendono l’idea della varietà normativa. ‌A Trani, chi dimostra un’invalidità superiore al 75 ⁢% e un reddito sotto una certa ⁢soglia non versa nemmeno un euro. A Somma Lombardo,in circostanze analoghe,l’amministrazione applica uno ​sconto del 50 %. Le⁣ disparità dipendono dalle‍ scelte dei singoli⁤ enti locali,motivo per cui è‌ sempre consigliabile consultare l’ufficio tributi ‍del proprio⁢ Comune.

 

Arriva la tariffa puntuale dal 2025
⁤Dal prossimo anno in molte zone d’Italia entrerà in vigore la ‌cosiddetta “tariffa puntuale”. Il nuovo sistema calcolerà l’importo in proporzione alla quantità di​ rifiuti indifferenziati effettivamente conferiti, misurata attraverso sacchi ⁣tracciabili o contenitori dotati di tessera elettronica. Chi separerà con​ cura plastica, vetro, carta e umido pagherà meno.

Mentre i piani tariffari vengono aggiornati tenendo ‌conto ⁣dell’inflazione,ogni‌ amministrazione continua a ⁢decidere ⁤in autonomia. A Genova si lavora a un⁣ pacchetto di agevolazioni, mentre a Pisa si⁣ prevede un incremento che potrebbe sfiorare il 7 %. il risultato finale, quindi, varierà da città a città, proprio come ⁣accade già oggi per le esenzioni.

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