
Il festival e il percorso parole in scena
A Pordenonelegge, la Festa del Libro e della Libertà, la scrittura esce dalla pagina e abbraccia la scena grazie al progetto Parole in scena.Gli incontri sparsi nel programma trasformano i volumi in narrazione dal vivo, mostrando affinità inedite fra testo e performance.
Stefano Nazzi porta i predatori d’America
Il 19 settembre approda in anteprima il podcaster-cult Stefano Nazzi con “Predatori. I serial killer che hanno segnato l’America”. In dialogo con valentina Gasparet, l’autore ripercorre decenni in cui, negli Stati Uniti, il male sembrava ovunque. L’FBI parlò di «epidemia» per definire l’”età dell’oro” dei serial killer: tra gli anni ’60 e ’90 se ne contarono quasi duemila. nazzi invita il pubblico a entrare nella psiche di alcuni dei più terribili assassini seriali d’Oltreoceano.
Giacomo Poretti e il dilemma dell’anima
Sabato 20 settembre tocca a Giacomo Poretti presentare in anteprima “La fregatura di avere un’anima”, in uscita per Baldini+Castoldi. Un testo surreale, poetico e ironico che interroga la natura stessa dell’anima e il modo in cui ci si prende cura di quella parte invisibile di sé.
Mittelfest e la trilogia inabili alla morte
Nello stesso 19 settembre Paolo Di Paolo e Goran Vojnović illustrano la trilogia “Inabili alla morte”, che raccoglie i copioni degli spettacoli prodotti da Mittelfest e SNG Nova Gorica. L’uscita in volume permette di rivivere su carta una ricerca teatrale che unisce mondi e lingue diverse.
Pennacchi, Shakespeare e Padova
Le Parole in scena proseguono con Andrea Pennacchi, impegnato in un’indagine sul “grande Bardo”. “Se la rosa non avesse il suo nome” propone uno Shakespeare inedito, catapultato in missione nella città di padova, tra enigmi e contrappunti poetici.
Il ritorno di carnedioromanzo e l’omaggio a Pier Paolo pasolini
Alla 26ª edizione del festival ricompare l’amatissimo rave letterario firmato da Massimo Cirri e Natalino Balasso, Carnediromanzo!. Intanto, a mezzo secolo dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, si accendono le celebrazioni: Roberto Calabretto e Roberto Chiesi discutono di Pasolini e la musica, esplorando il rapporto fra il poeta di Casarsa e le sue scelte sonore.












