
In occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione, ministero della Cultura e Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS annunciano che è stato sottoscritto un accordo quadro destinato a rafforzare la collaborazione nella tutela, nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del Paese. L’intesa è stata firmata al Collegio Romano dal ministro Alessandro Giuli e dal presidente del fai Marco Magnifico.
Collaborazione pubblico-privato e fonti di finanziamento
Il nuovo protocollo, che rinnova e amplia quello del 2020, prevede progetti dedicati allo studio, al restauro, alla promozione e alla fruizione, anche turistica, di beni culturali pubblici e privati. In una visione condivisa di sinergia tra settore pubblico e realtà private, sono incluse forme di cooperazione per l’accesso a incentivi e finanziamenti di livello territoriale, nazionale e comunitario. Per garantire un’applicazione efficace dell’accordo, è stato istituito un tavolo tecnico congiunto incaricato di coordinare e monitorare le attività comuni.
Le giornate fai come volano di scoperta
All’interno della stessa prospettiva,le Giornate Fai di Primavera e d’autunno rappresentano un’opportunità straordinaria per far conoscere siti poco noti o di solito inaccessibili,anche su proposta del dicastero.Questi appuntamenti sono riconosciuti come una leva strategica per valorizzare tesori culturali e paesaggistici disseminati lungo la penisola.
Formazione, manutenzione e cura dei luoghi
Il protocollo include la promozione di percorsi formativi pensati per elevare la qualità della manutenzione, del restauro e delle modalità di gestione.L’obiettivo dichiarato resta quello di offrire competenze sempre più solide a chi opera nella filiera della conservazione, con ricadute positive su visitatori e comunità locali.
Cinquant’anni di impegno Fai
Il Fai,nato mezzo secolo fa per volontà di Giulia Maria Crespi,Renato Bazzoni,Alberto Predieri e Franco Russoli,opera grazie al sostegno di cittadini,aziende e istituzioni per tutelare e trasmettere alle generazioni presenti e future il patrimonio italiano di storia,arte e natura.
Una rete capillare di luoghi speciali
Oggi l’organizzazione cura oltre settanta Beni disseminati in tutta Italia, di cui cinquantasette aperti al pubblico, mentre diciassette sono in restauro. Grazie a iniziative come I Luoghi del Cuore, l’associazione ha valorizzato migliaia di siti, sensibilizzando la collettività alla conoscenza e alla tutela del territorio.
Numeri che raccontano l’impatto
Nel 2024 più di un milione e centomila visitatori sono stati accolti nei luoghi gestiti dal fai; l’organizzazione, inoltre, può contare su oltre trecentomila iscritti e più di sedicimila volontari. Le manifestazioni di primavera e d’autunno hanno consentito l’apertura di ventiquattromila siti d’arte, cultura e natura, visitati da sedici milioni di persone. I progetti educativi hanno coinvolto più di quattro milioni di studenti, con oltre cinquecentocinquantamila giovani che hanno vissuto l’esperienza di Apprendisti Ciceroni. grazie al censimento I Luoghi del Cuore,dal 2003 sono stati registrati oltre tredici milioni di voti,rendendo possibile il recupero di centosessantatre luoghi.











