
Val d’Orcia, Toscana
il crepitio delle foglie accompagna le giornate di Val d’Orcia, dove le colline ondulate si tingono di ocra e bronzo e le stradine di campagna attraversano campi appena arati. Le temperature oscillano fra 10 °C e 18 °C, ideali per camminare tra vigneti e cipressi senza fretta. Nei piccoli centri, come Pienza o San Quirico d’orcia, le osterie offrono pici al ragù di cinghiale e formaggi stagionati, mentre fuori dai portoni in pietra iniziano sentieri morbidi che seguono il profilo dei calanchi.Chi desidera un’immersione totale nella quiete raggiunge casali isolati lungo strade bianche costeggiate da querce secolari.
Valle dei Mòcheni, Trentino
All’ombra delle Alpi trentine, la Valle dei Mòcheni custodisce masi in legno e fienili sparsi sui pendii.Qui la lingua mòchena ancora risuona fra i campanili e le temperature fresche di ottobre si aggirano sui 8 °C. Il sentiero verso il Lago di Erdemolo mostra boschi di larici che virano all’arancio, mentre piccole miniere dismesse si lasciano visitare per scoprire la storia di queste montagne. L’aria resta tersa, i parcheggi semivuoti e il tempo sembra dilatarsi tra una merenda a base di zelten e una passeggiata fino a una malga ristrutturata.
Val Camonica, Lombardia
Tra le creste di Adamello e le colline che precedono la pianura, la Val Camonica respira un autunno vivace. Gli alberi si incendiano di giallo e rosso, i torrenti scendono limpidi e le incisioni rupestri affiorano tra le rocce levigate. Nel fondovalle, paesi come Bienno e Capo di Ponte offrono formaggi affinati in grotta e arrosti di selvaggina, con la temperatura che raramente supera i 14 °C. Strade secondarie poco trafficate consentono di raggiungere masi appartati, mentre sentieri ben segnati conducono a prati sospesi dove il silenzio domina.
Val Veny, Valle d’Aosta
Ai piedi del massiccio del monte Bianco, la Val Veny si svuota dopo l’estate e restituisce panorami puri. Il Ghiacciaio del Miage appare quasi sospeso sopra i lariceti, mentre il fondovalle è percorso da una strada semplice priva di code. Le temperature scendono spesso sotto 7 °C, perfette per una tappa nei rifugi ancora aperti dove la polenta con fontina fusa scalda mani e cuore. Il tragitto verso il Lago Combal offre scorci continui sulle vette candide, senza folla né confusione.
Val di Fassa, Trentino
Nel cuore delle Dolomiti, la Val di fassa regala un mosaico di tinte calde. Le creste di Catinaccio e Sassolungo spiccano contro un cielo limpido, mentre nei borghi di Moena o Pozza di Fassa restano aperti pochi rifugi dagli orari ridotti. Le massime difficilmente superano i 12 °C e i sentieri seguono torrenti cristallini o risalgono pascoli odorosi di fieno tagliato. Chi cerca vedute estese può imboccare la strada che porta ai prati di Gardeccia, dove le ombre si allungano e il fruscio dei boschi accompagna il camminatore.
Val Pusteria, Alto Adige
La Val Pusteria si distende fra cime slanciate e vallate laterali ancora più intime. In ottobre e novembre la temperatura media resta intorno a 6 °C, i laghi come Dobbiaco riflettono l’azzurro del cielo e i boschi si animano di giallo brillante. Pochi negozi restano operativi, ma nei rifugi aperti il profumo di canederli in brodo invita a fermarsi. I percorsi escursionistici,ben tracciati,seguono corsi d’acqua e prati punteggiati di baite in larice.
Valle di Susa, Piemonte
All’imbocco occidentale della regione, la Valle di Susa regala strade libere e parcheggi disponibili. Castelli come Sant’Ambrogio e fortezze napoleoniche emergono tra boschi di faggio che sfumano nel rosso scuro. Il termometro si assesta intorno a 9 °C, perfetto per salire verso gli alpeggi o restare sul fondovalle, seguendo il percorso della via Francigena. Nei borghi storici, pochi ma autentici locali propongono tome locali, zuppe rustiche e dolci alla nocciola, mentre il cielo terso svela dettagli nitidi delle cime circostanti.











