Quando l’autunno veste di colori la Val di Taro
Il fascino silenzioso dell’autunno nei boschi dell’Appennino
Il primo soffio di ottobre stende un tappeto di foglie rosse, gialle e ramate sui fianchi dell’Appennino parmense, mentre il sentore di legna che arde nei camini attraversa l’aria frizzante. In questo periodo la Val di Taro diventa un palcoscenico naturale in cui il ritmo rallenta, i castagneti si riempiono di frutti lucidi e i piccoli borghi risuonano di voci e di feste dedicate alla terra e alla buona cucina.
Soste di gusto tra castagne e funghi porcini
La regina della stagione è la castagna, celebrata in ogni angolo di Borgotaro, Bedonia e Albareto. Trattorie e locande propongono polente morbide preparate con farina dolce, torte di necci farcite con ricotta e miele di montagna e zuppe calde in cui il profumo del Fungo di Borgotaro IGP si mescola a erbe di sottobosco. Ogni tavola diventa un racconto di tradizioni contadine che profumano di storia e di bosco umido.
Sentieri che svelano storia e paesaggi
Tra le chiome dorate spicca l’anello della Via Francigena nella tratta che collega Collecchio al Parco del Taro. Il cammino,nato dal progetto “Dal Museo Guatelli al territorio”,attraversa le pietre medievali di Ozzano,sfiora la quiete della Corte di Giarola e raggiunge la romanica Pieve di San Biagio a Talignano,offrendo soste gourmand tra salumi stagionati e busilan appena sfornati.
Più a ovest, il Sentiero dei Castagni unisce Bedonia e Compiano, scorrendo tra maestosi alberi plurisecolari e case di pietra dal fascino antico. Nella Riserva naturale delle Gole del Taro le acque limpide si insinuano fra pareti rocciose, mentre ponti a schiena d’asino accompagnano i passi verso castagneti ombrosi. Chi desidera respirare aria d’alta quota può salire sul Monte Penna; da lassù lo sguardo abbraccia le creste dell’Appennino Ligure e, nelle giornate limpide, si spinge fino alle Alpi Apuane.
Il Museo Guatelli, porta d’ingresso al territorio
A Collecchio, il Museo Guatelli custodisce migliaia di attrezzi, bottiglie, carriole e valigie che raccontano il viaggio quotidiano dell’Italia rurale. Le rassegne autunnali dedicate ai cammini trasformano le sale colme di oggetti in tappe narrative che invitano a riscoprire il piacere della lentezza. Da qui parte un itinerario che collega cultura, natura e tavola, unendo le emozioni del foliage alle storie di chi, per generazioni, ha modellato la valle con le proprie mani.












